Vuoi una pelle più giovane? Mangia meno zuccheri
Il mondo scientifico ormai da tempo è concorde nell’affermare che l’eccesso di alimenti zuccherati e il loro consumo frequente può portare a un processo infiammatorio importante, che è alla base di molteplici patologie e sintomi.
Tra questi, anche il tessuto cutaneo può risentire di una scorretta alimentazione e dell’abuso di sostanze zuccherine.
La pelle è influenzata da un processo di invecchiamento fisiologico, intrinseco (influenzato da fattori genetici ad esempio), ma anche da un processo di invecchiamento estrinseco, influenzato da fattori esterni come lo stile di vita, l’esposizione solare e l’inquinamento.
Per stile di vita intendiamo l’insieme delle proprie abitudini alimentari e in particolare il consumo di zuccheri.
Infatti, l’eccessivo consumo di alimenti dolci, può causare un aumento dei livelli di zucchero nel sangue e di conseguenza la formazione di molecole dannose chiamate “AGEs”, che si legano anche alle proteine presenti nella pelle, tra cui il collagene e l’elastina, compromettendone la loro struttura ed elasticità.
Il collagene è una proteina fondamentale non solo per la struttura meccanica della pelle, ma anche per diversi processi cellulari, e viene altamente compromesso dai prodotti di glicazione in differenti modi: ad esempio, la glicazione cambia le caratteristiche biomeccaniche del collagene con conseguente rigidità della pelle; modifica la capacità della proteina stessa di interagire con le cellule circostanti; inoltre, il collagene “glicato” è altamente resistente alla degradazione da parte delle metalloproteinasi e questo ritarda il suo processo di ricambio e sostituzione.
Non solo il collagene, ma anche altre proteine della pelle, come l’elastina e la fibronectina, sono funzionalmente influenzate dalla glicazione e quando vengono “glicate” non riescono ad essere riparate normalmente, causando quindi un’alterazione cutanea.
Per questi motivi la pelle subisce una perdita di elasticità, compaiono le rughe e si assiste anche a una perdita del tono cutaneo e all’ispessimento del derma.
Ancora una volta, quindi, le scelte alimentari possono contribuire a migliorare il benessere del corpo e in particolare la pelle, aiutando a prevenire i fenomeni di invecchiamento precoce.
È stato osservato, infatti, come uno stretto controllo glicemico per un periodo di 4 mesi può comportare una riduzione del 25% della formazione di collagene “glicato”. Il consumo di una dieta a basso contenuto di zuccheri che pone attenzione anche ai metodi di cottura limiterebbe sia il consumo di AGEs esogeni preformati (quindi quelli che derivano da cotture ad elevate temperature) sia la produzione endogena.
Inoltre, l’utilizzo di erbe e spezie sembra sia in grado di inibire la produzione endogena di AGEs. Tra queste, la cannella, i chiodi di garofano, l’origano e il peperoncino sembrano avere un ruolo importante.
Cosa fare in pratica?
Controllare gli zuccheri e personalizzare le proprie scelte alimentari è una valida strategia per riuscire a migliorare l’invecchiamento cutaneo.
Nel centro SMA in cui lavoro insegno sempre che è la dose che fa il veleno; la fetta di torta per il compleanno del parente o la cena con gli amici sono momenti conviviali che si possono godere in totale serenità. È la quotidianità che crea danno, perché anche piccole quantità di zucchero quotidiano possono concorrere a mantenere un aspetto infiammatorio importante che, come abbiamo visto, incide anche sull’invecchiamento cutaneo precoce.
Non a caso, pazienti che riducono drasticamente gli zuccheri e passano da un consumo quotidiano a un consumo saltuario osservano sul proprio corpo una pelle più luminosa e tonica.
Per cui:
- iniziare a ridurre lo zucchero, cominciando dal caffè (per arrivare a berlo amaro);
- bilanciare correttamente i pasti, evitando il consumo di soli carboidrati;
- prediligere cereali integrali;
- moderare il consumo di dolci settimanali;
- limitare il consumo di frutta, laddove sia eccessivo,
possono già essere alcune delle strategie vincenti per migliorare l’infiammazione generale del corpo e della pelle.
L’esecuzione di un Glyco Test, inoltre, può rivelarsi utile per personalizzare le proprie scelte alimentari e controllare il danno da zuccheri.
Esistono infine anche altri aspetti alimentari che possono essere modulati al fine di migliorare la pelle e contrastarne l’invecchiamento precoce. L’utilizzo di antiossidanti nella propria alimentazione, ad esempio, può aiutare a prevenire i danni causati dai radicali liberi associati alla formazione di AGEs che possono danneggiare le cellule della pelle e favorirne un invecchiamento repentino.
Tra gli antiossidanti importanti ed utili per la pelle troviamo:
- la Vitamina C, che aiuta a stimolare la produzione di collagene, quindi ampio spazio ad agrumi, kiwi e peperoni;
- la Vitamina E, che serve per proteggere la pelle dai danni dei raggi UV: via libera a frutta secca e semi oleosi;
- il Retinolo, che aiuta a migliorare la tonicità della pelle: lo troviamo nelle frattaglie di animali e nelle spezie come origano, maggiorana, basilico e menta;
- il Coenzima Q10, che aiuta a proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi e che si trova in maggior quantità nei pesci con un contenuto lipidico più alto (salmone, sgombro);
- il Resveratrolo, invece, contenuto in uva, mirtilli, lampone e gelsi, sembra ridurre il danno tissutale indotto dagli AGEs.
Il ruolo della dieta nell’invecchiamento cutaneo è quindi innegabile.
È importante sottolineare che la dieta da sola non è l’unico fattore che influenza l’invecchiamento cutaneo, poiché altri fattori come l’esposizione al sole, lo stress e l’età possono contribuire alla salute della pelle.
Tuttavia, controllare la propria alimentazione è uno strategia gratuita e vincente che può aiutare a mantenere una bella pelle, sana e giovane.