Il venerdì di magro per controllare le reazioni da cibo
Nel corso del tempo si sono stratificate nelle diverse popolazioni mondiali delle pratiche di medicina preventiva inconsapevoli, che riescono però ad interferire efficacemente nei processi che determinano l’infiammazione da cibo ed i suoi effetti sull’organismo.
Alcune norme di igiene sono state poi fatte proprie dalle diverse Religioni, e hanno assunto nel corso del tempo significati simbolici o valori spirituali ben diversi dalla loro origine mantenendo però tutto il loro valore salutare.
Quando si vuole ridurre l’effetto dell’infiammazione da cibo nell’organismo, si può chiedere ad una persona di fare l’equivalente di un “venerdì di magro”, cioè di astenersi almeno un giorno alla settimana dai cibi verso cui esista un eccesso di reazione o che abbiano documentato nel tempo dei segnali di ipersensibilità.
Nella tradizione questi “giorni di controllo” corrispondono alla astensione rituale dai cibi più consueti e possono contribuire a ridurre lo stato di infiammazione allergica e i suoi vari effetti negativi, tra cui è bene ricordare il facile ingrassamento.
La stessa Quaresima corrisponde ad un tempo agricolo (fine dell’inverno ed esaurimento delle scorte alimentari) in cui fin dall’antichità c’era scarsità di risorse in attesa delle nuove fioriture; si trattava di un tempo di riposo della terra ma anche si un possibile tempo di disintossicazione dell’organismo.
Il rispetto di questi periodi di “controllo alimentare” religioso ha spesso degli effetti benefici sull’infiammazione, sul livello di BAFF presente nell’organismo e sul peso, controllando in modo inaspettato gli effetti infiammatori e metabolici di una alimentazione incontrollata.