Prostata e forme tumorali. L’esplorazione rettale ha perso il suo valore
Per anni, la visita urologica, con la conseguente esplorazione rettale, è stata considerata la modalità più importante per la diagnosi della presenza di un possibile tumore prostatico.
Un gruppo di ricercatori canadesi ha cercato di definire l’efficacia statistica di questa metodica diagnostica arrivando però a definirla del tutto priva di valore.
La palpazione prostatica ha sicuramente un valore e consente di capire molte cose dello stato urologico di una persona, ma quello che non consente di definire con certezza è la eventuale presenza o assenza di una forma tumorale.
La ricerca, pubblicata in marzo 2018 sugli Annals of Family Medicine, ha evidenziato che in oltre 9.000 persone che avevano effettuato sia una valutazione attraverso biopsia sia una esplorazione rettale, la sensibilità di quest’ultima risultava solo del 51% mentre la specificità era del 59% (Naji L et al, Ann Fam Med. 2018 Mar;16(2):149-154. doi: 10.1370/afm.2205).
Ricordiamo che la sensibilità di un metodo indica la probabilità che un malato di tumore sia evidenziato dalla esplorazione rettale e dire che è solo del 51% significa che il 49% dei malati non sono identificati.
Una specificità del 59% esprime la probabilità che un sano risulti davvero “negativo” e in questo caso vuol dire che il 41% dei sani può ricevere una possibile indicazione diagnostica scorretta. Decisamente si può pretendere di meglio…
Qui si trova il link all’articolo originale che aiuta a capire che la diagnosi tumorale fatta attraverso l’esplorazione rettale non può raggiungere alti livelli di qualità. Si tratta quindi di un esame solo orientativo, utilissimo come preliminare, ma non come esame diagnostico.
Una diagnosi precisa può essere completata solo con la combinazione di ecografia transrettale e eventuale biopsia guidata.
Il suggerimento degli autori, per le forme tumorali prostatiche, è quindi quello di evitare l’uso diagnostico di questo tipo di esame che mantiene invece il suo valore per indirizzare nel modo migliore eventuali successivi esami di approfondimento.