A Milano l’1 e il 2 di ottobre torna “Spazio Nutrizione” per un approccio scientifico alla sana nutrizione
GEK Lab sarà presente a Spazio Nutrizione 2021 che si terrà presso UNA Hotels Expo Fiera, nei giorni di Venerdì 1 e Sabato 2 Ottobre, per spiegare al pubblico e ai sanitari (medici, farmacisti, biologi) oltre che ai tecnici del settore l’evoluzione conoscitiva che ha caratterizzato il gruppo di ricerca di GEK Lab in questi ultimi anni. Una evoluzione che si è espressa anche nella fornitura di sistemi diagnostici quali i test GEK Lab, che vanno dal test PerMè ai semplici ma efficacissimi screening, strumenti che consentono approcci nutrizionali alla malattia diversificati su solide basi scientifiche.
All’interno di un programma molto interessante e godibile anche dal pubblico “normale” interessato, oltre che dal pubblico sanitario, nella mattinata di Venerdì 1 Ottobre presenterò in Sala 1 alle 10.35 una relazione dal titolo “Nuovi biomarcatori di infiammazione da zuccheri e alimenti” e alle 13.05 di Sabato 2 Ottobre, in Sala 2, alla fine della sessione sul Post-Covid presenterò una relazione sulla sindrome del colon Irritabile (IBS) e sul suo trattamento personalizzato.
È possibile partecipare al convegno iscrivendosi anche solo per un giorno o per frequentare le intere due giornate seguendo le indicazioni riportate sul sito della manifestazione. Per i sanitari sarà anche possibile acquisire crediti ECM.
Si tratta quindi di un’occasione importante, sia perché si riprende lo scambio delle informazioni scientifiche anche di persona, guardandosi “da vicino” e non solo attraverso gli schermi dei computer, sia perché le novità presentate sono numerose e i temi su cui verteranno le relazioni sono di forte interesse.
GEK è presente quest’anno perché il gruppo prosegue con determinazione una stimolante attività di ricerca in settori che vanno dalla prevenzione del diabete, alle malattie intestinali, dalla degenerazione cognitiva al miglioramento dell’efficienza sportiva e alla prevenzione in gravidanza e questa ricerca si è espressa anche nella pubblicazione di diversi lavori scientifici internazionali che toccano molte aree di interesse clinico.
Le tecniche diagnostiche e le applicazioni terapeutiche di precisione correlate all’infiammazione da alimenti e alla glicazione costituiscono materia di insegnamento universitario fin dal 2017 e rappresentano le basi di un vero cambio di paradigma nello studio degli effetti dell’alimentazione sull’organismo.
Si può davvero andare oltre alle intolleranze alimentari, per rispondere in modo esaustivo e scientifico ai bisogni delle persone. Una visita allo stand di GEK potrà fornire risposte inaspettate alle tante domande sulla gestione dei fenomeni infiammatori correlati agli zuccheri, agli alimenti e a come si mangia.
I test prodotti da GEK Lab sono numerosi, ma lo screening che verrà proposto ai sanitari interessati che visiteranno lo stand di GEK è lo studio del BAFF, una delle citochine più rilevanti nella fisiologia umana.
BAFF è l’acronimo di B-Cell Activating Factor, e dalla sua scoperta ad oggi si sono identificate moltissime sue funzioni a livello immunologico, che lo hanno portato dall’essere semplice “stimolatore” dei linfociti B ad essere una delle citochine più rilevanti nella fisiologia umana, infatti la ricerca ha documentato che il BAFF svolge importanti funzioni quali, ad esempio:
- Essere al centro del sistema immunitario, con una funzione regolatoria non solo delle cellule B ma anche delle cellule T
- Essere secreto anche dal tessuto adiposo, svolgendo quindi funzione di adipochina oltre che di citochina, intervenendo così nella regolazione del metabolismo e della sensibilità insulinica
- Avere un’importante funzione pro infiammatoria (ad esempio nella genesi di patologie autoimmuni e di complicanze della gravidanza)
- Essere modulabile anche attraverso modifiche nutrizionali
Avere a disposizione uno strumento pratico e veloce che consenta la misurazione di questa citochina è una potente arma a disposizione del biologo nutrizionista o del farmacista, oltre che naturalmente del medico, nel loro ruolo di sostegno alla cura al paziente.
È certo che il solo intervento nutrizionale non possa essere sempre risolutivo nelle molteplici patologie in cui è coinvolto il BAFF, ma la sua misurazione fornisce un sicuro supporto, basato su metodologie validate, per mettere il paziente nelle migliori condizioni per poter rispondere alle terapie (quando necessarie) e spesso di migliorare significativamente la propria qualità di vita.
Inoltre, sin dal 2018 le misurazioni di BAFF, di PAF e delle IgG alimento specifiche, intese come indicatori di consumo alimentare, sono state proposte dal Ministero della Salute come misurazioni metodologicamente validate per le misurazioni infiammatorie.
Con la scienza oltre le intolleranze alimentari…