Contraccezione e libertà di scelta
Uno studio condotto nella provincia di St. Luis, Stati Uniti, ha rivelato, come riporta Repubblica, che nel momento in cui le donne in età fertile vengano lasciate libere di scegliere il proprio metodo anticoncezionale preferito e di usarlo in maniera gratuita, il numero di gravidanze indesiderate, e quello degli aborti, cala vertiginosamente.
Il dato riferisce addirittura un ottanta per cento di crollo delle nascite tra le adolescenti. Nella popolazione generale si avrebbe un aborto risparmiato ogni 79-137 donne a cui venga garantita la scelta.
Il costo economico di una applicazione di questo tipo va considerato, come era stato fatto nel momento della pillola Ru486. Oggi l’aborto delle donne italiane è supportato interamente dallo stato. E se il costo degli aborti fosse invece sostituito virtualmente da quello di un anticoncezionale assicurato dalla competenza statale?
È la scelta che hanno fatto gli Stati Uniti di Obama: dal primo di gennaio prossimo saranno i datori di lavoro ad assicurare che le proprie lavoratrici scelgano il metodo contraccettivo preferito. Sembra una scelta quantomeno particolare ma che potrebbe essere per il Sistema Sanitario Nazionale un modo interessante di ridurre costi e problematiche relative all’esigenza di aborto, andando ad agire sulla prevenzione (col rischio che in questo caso si abbiano addirittura meno effetti collaterali, ed efficacia maggiore, che con la vaccinazione antiinfluenzale).
Restano da considerare i rischi relativi alle malattie sessualmente trasmissibili, sulle quali fare sensibilizzazione resta essenziale: fare o non fare uso di pillola anticoncezionale significa poco o nulla nel momento in cui la scelta sia quella di proteggersi da questo tipo di patologia. In questo senso si ricorda che i dettagli ai quali prestare attenzione nel corso di un rapporto sessuale sono pochi e semplici, e possono fare la reale differenza tra un vivere bene l’amore e vivere male quello che possa seguire.