Gli integratori
UNA PREMESSA IMPORTANTE
La scelta di fare uso di un integratore per l’attività sportiva (o anche solo per stare bene) non può mai essere superficiale. Ne ho parlato con molta attenzione sia ne “Lo zen e l’arte della corsa“, che in “Mente e Maratona” e in “Ultramaratona“, evidenziando come spesso l’aspetto di suggestione, abbinato alla nostra fragilità e alla continua ricerca di qualcosa di esterno che ci faccia andare più forte, sia determinante. Gli integratori che mi sento di “sostenere” fanno parte di una visione della vita che non dà soverchia importanza al contributo esterno, ma che è invece rivolta ad un riequilibrio interno, sulla base della convinzione che le migliori prestazioni non si abbiano sovrastimolando l’organismo, ma solo in condizioni di perfetto equilibrio. Un equilibrio di cui la componente mentale e quella alimentare fanno parte a pieno titolo.
L’utilizzo che faccio degli integratori nelle varie situazioni di necessità si ispirano sempre a questo concetto.
Tra i prodotti che ritengo particolarmente utili, vi sono alcuni integratori vitaminici o alimentari, facilmente reperibili in tutte le farmacie. Si tratta, ad esempio, della preziosa vitamina C, dell’olio di fegato di merluzzo ecc. che possono essere trovati ovunque.
Gli integratori minerali, invece, richiedono una conoscenza più approfondita – che cercherò di spiegare un po’ per volta – per capire dove siano utili, dove inutili e dove pericolosi. Premettendo il fatto che io faccio uso di integrazione minerale per me e per i miei bimbi da anni allo scopo di proteggerli da malattie invernali, e di rafforzare con regolarità il loro sistema immunitario.
I prodotti che io utilizzo sono realizzati dalla Driatec, società da anni specializzata nella preparazione di integratori minerali che utilizzano come veicolo l’oxiprolina.
Chi volesse sapere qualcosa di più sui lavori scientifici che sottostanno alla formulazione di questi integratori, è possibile visitare direttamente i siti della DRIATEC e www.eurosalus.com, su cui è possibile reperire molte informazioni tecniche al riguardo.
I PRODOTTI PER LO SPORT: cosa fanno?
I prodotti adatti a chi fa sport sono integratori alimentari basati su componenti nutritive, vitaminiche e minerali rivolte a questo particolare obiettivo. Nessuno di questi è “indispensabile”, e una corretta nutrizione, completa sotto tutti i punti di vista, può fornire all’atleta tutto ciò di cui può avere bisogno. Nessuno di tali integratori è in grado di “aumentare” artificialmente le vostre prestazioni. Semmai, attraverso il riequilibrio di carenze esistenti, o con l’aiuto a reggere determinati periodi di carico di lavoro, si può ottenere il massimo di ciò che il nostro organismo è in grado di dare grazie agli adattamenti fisici e mentali a cui l’abbiamo sottoposto con gli allenamenti. Mai più di quello. Tutti coloro, dunque, che sperano di ottenere un miglioramento prestativo con l’utilizzo di un qualche integratore, possono tranquillamente uscire da questa pagina e rivolgersi ad altre, dove le “false promesse” si sprecano. Invito queste persone a rileggere con attenzione le pagine dedicate agli integratori scritte su “Lo zen e l’arte della corsa” e su “Mente e maratona” (capitolo dedicato, da pag. 73 a pag. 120).
Inoltre è sicuramente utile leggere la parte che riguarda l’alimentazione in gara, tratta da “l’Ultramaratona: allenamento, alimentazione aspetti mentali“.
Preso atto del fatto che:
1) Con l’alimentazione quotidiana siamo costretti a subire continue privazioni rispetto a ciò che ci servirebbe (per esempio chi mangia in mensa non trova MAI pasta o pane integrale, e la frutta e la verdura che acquistiamo sono artificialmente impoverite in vitamine e minerali utili a causa dei procedimenti di coltivazione, trasporto e conservazione)
2) Chi svolge attività sportiva a livello impegnativo, ha comunque un consumo qualitativo di nutrienti piuttosto elevato, con la conseguente necessità di ripristinare le scorte in modo adeguato
Si evince che in diversi momenti della preparazione di un obiettivo (una maratona o altra gara) possa essere necessario integrare ciò che ci manca, o che abbiamo consumato in eccesso. Ciò NON significa che con gli integratori “andiamo più forte”, ma che – per esempio – possiamo reggere periodi di carico allenante più lunghi, senza subire (come spesso capita) momenti di depressione immunitaria, di maggiore sensibilità a raffreddamenti o influenze, come pure ad allergie, herpes e tutte quelle piccole patologie legate a stress e affaticamento eccessivo. Vuol dire correre al massimo delle nostre possibilità, senza dover subire riduzioni di queste possibilità teoriche dovute a carenze o a lunghi periodi di alti fabbisogni non completamente saziati.
La soluzione oxiprolina
In tutti gli integratori minerali della Driatec il vettore è la 5-oxiprolina, detta anche acido pidolico, acido pyroglutammico e acido pirrolidon-carbossilico, o PCA. L’oxiprolina è un aminoacido naturale derivato dall’acido glutammico e quindi è un intermediario del ciclo di Krebs (vedi pag. 125 di Mente e Maratona), il ciclo fondamentale della produzione dell’energia. Il ciclo fornisce anche i materiali di base necessari per la biosintesi dei tessuti e in questo caso puo’ funzionare solo con un apporto esterno dei composti intermedi. Quando l’oxiprolina si lega agli ioni minerali forma un composto che viene “riconosciuto” dall’organismo e viene assimilato nelle cellule rapidamente e in altissima proporzione, proprio come vengono riconosciuti e accettati i minerali presenti negli alimenti in forma biologica. I minerali oxiprolinati non sono semplicemente “più efficaci” delle numerosissime formule di integrazione oggi disponibili sul mercato. Negli integratori classici una forte dose di ioni minerali viene “sparata” nell’organismo, come una rosa di pallini da caccia su un piccolo bersaglio. Solo pochissimi “pallini” raggiungono il bersaglio, cioè la cellula, ed è per questo che i dosaggi globali sono molto elevati. La parte non utilizzata va ad appesantire il carico minerale circolante, con importanti rischi di accumulo e di squilibrio. Inoltre anche gli ioni che raggiungono il bersaglio entrano nella cellula “da nemici”, scatenando ovvie reazioni di difesa. Invece, nel caso degli oxiprolinati, lo ione entra nella cellula come si entra in un club quando si è presentati da una persona di fiducia: la risposta-bersaglio è totale, praticamente senza residui esterni, e l’accoglienza è completamente amichevole.
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