Artrite reumatoide e nuove strategie di cura
Che cosa è l’artrite reumatoide? Con quali sintomi si manifesta?
L’artrite reumatoide (AR) è una malattia sistemica infiammatoria cronica le cui cause non sono ancora sicuramente riconosciute. In circa 2/3 dei casi l’esordio è lento e insidioso, e i sintomi quali debolezza, febbre e dimagrimento possono precedere, anche per lungo tempo, i dolori articolari. Il dolore alle articolazioni, soprattutto mani, dita e polsi è simmetrico; la rigidità e l’impaccio al risveglio di dette articolazioni è costante e si risolve generalmente in un’ora. A questi sintomi fanno di solito seguito gonfiore, calore e talora rossore. Va inoltre ricordata, in particolare nei casi non adeguatamente trattati, la possibilità che l’interessamento della malattia possa riguardare anche altri distretti ed organi, come il cuore, i polmoni, il sistema nervoso periferico e gli occhi.
Come si fa diagnosi di AR?
Bisogna che siano presenti almeno 4 dei seguenti criteri:
- rigidità mattutina
- artrite di 3 o più articolazioni
- artrite delle articolazioni della mano
- artrite simmetrica
- noduli reumatoidi (noduli sottocutanei in prossimità delle prominenze ossee)
- fattore reumatoide (livelli patologici presenti nel sangue)
- alterazioni radiologiche.
Una volta fatta la diagnosi, come si cura l’AR?
Gli obiettivi della terapia della AR sono:
- attenuare il dolore
- ridurre l’infiammazione
- proteggere le strutture articolari
- mantenere la capacità funzionale
- controllare la diffusione sistemica della malattia.
Poiché le cause certe sono ancora sconosciute, e il meccanismo d’azione della maggior parte dei farmaci impiegati è poco chiaro, la terapia è essenzialmente empirica; nessuno degli interventi terapeutici è curativo e tutti devono essere considerati come palliativi volti ad alleviare i sintomi della malattia. Le varie terapie impiegate (antinfiammatori, cortisone, metotrexato, farmaci biologici, immunosoppressori), mirano ad una soppressione non-specifica del processo infiammatorio, nella speranza di alleviare i sintomi e di prevenire lo sviluppo di un danno progressivo a carico delle strutture articolari.
Esistono nuove strategie terapeutiche?
Relativamente di recente sono state scoperte alcune sostanze che si chiamano adipochine; queste sostanze sono prodotte nel tessuto adiposo dell’organismo, ed è stato chiaramente dimostrato il loro ruolo nei processi infiammatori, nella AR e a carico del sistema immunitario. Sulla base di queste osservazioni è lecito pensare su come si possa intervenire per ridurre l’infiammazione a livello articolare, evidenziando gli alimenti che generano infiammazione da cibo e contribuiscono a mantenere e ad alimentare il processo infiammatorio delle articolazioni. In conclusione un approccio che non tenga conto solo dei farmaci ma sia rivolto ad una particolare attenzione per ciò che noi utilizziamo dal punto di vista alimentare, deve essere considerato come una nuova frontiera terapeutica nella cura delle malattie.
Come si imposta in SMA il trattamento di una forma artritica?
Le persone che richiedono un supporto per le diverse forme di artrite, vengono visitate dal dottor Piuri o dal dottor Speciani, completando in alcuni casi l’iter diagnostico, anche se in genere la maggior parte delle persone ha già eseguito un numero infinito di esami, e non necessita altre valutazioni cliniche se non una valutazione alimentare che viene effettuata attraverso un RecallerProgram che può essere effettuato precedentemente alla visita clinica. Il medico e il nutrizionista concordano poi l’impostazione dietetica e in relazione alla valutazione diagnostica viene impostata la terapia. L’aspetto fondamentale di questo tipo di approccio è che di fronte ai risultati acquisiti, il paziente sente di fare per la prima volta qualcosa per se stesso, senza dipendere dai farmaci, e questo aiuta spesso la guarigione e un processo positivo nei confronti della malattia.
In SMA infatti, le persone con questo tipo di disturbo artritico sono accompagnate verso la guarigione attraverso uno specifico percorso terapeutico.
(editato sulla base di un precedente articolo del professor Marco Froldi, Allergologo, Immunologo, Medico internista già consulente SMA srl)