Kebab per dimagrire?
Quando la scelta è tra il solito panino prosciutto e formaggio del bar e il kebab dietro l’angolo sono molte le variabili decisionali che entrano in gioco.
Dal punto di vista nutrizionale, comunque, non ci sono dubbi: l’associazione di nutrienti teoricamente tipica del kebab vince con decisione su quella del classico panino.
Il primo vantaggio, indiscusso, è la presenza di una non esigua parte di vitamine e fibra, fornite dalla verdura fresca che compone di solito un terzo della preparazione.
Ogni tanto nel panino qualche foglia d’insalata o una fettina di pomodoro ci sono, e la quantità di vegetali simili, nel kebab, è almeno triplicata. Il cavolo, spesso utilizzato nel tipico piatto greco-turco, è inoltre un vegetale con proprietà mediche davvero interessanti.
La fettina di prosciutto e quella di formaggio presenti tra le due di pane non competono minimamente con la quantità proteica presente nel kebab, molto più ricco anche da questo punto di vista.
Il kebab, con la sua parte proteica più abbondante rispetto a quella di carboidrati a rapido assorbimento (il “pane”), aiuta a mantenere più basso l’indice glicemico, garantendo una miglior gestione dell’infiammazione, del senso di sazietà e di fame, e dell’ingrassamento.
Allo stesso prezzo, quindi, si acquista un prodotto non solo più sensato dal punto di vista dei nutrienti, ma anche più saziante e più attento alla linea.
Un altro non indifferente vantaggio da tenere in considerazione è la possibilità di escludere facilmente il latte dal proprio pranzo. Elemento quest’ultimo, utile, ad esempio, agli infiammati da cibo. Per avere un piatto senza lattosio o proteine del latte, basterà infatti chiedere la non aggiunta della “salsa yogurt”.
Al contrario delle attese, lo straniero Kebab vince serenamente sull’italianissimo panino, in termini non solo di sostanza, ma anche di salute, sazietà e mantenimento della linea.