Cena di sola frutta? Solo ogni tanto, ed ecco perché
“È possibile cenare con sola frutta?”. È una domanda che mi viene spesso posta in studio, soprattutto con l’arrivo del caldo.
La frutta è sicuramente un alimento indispensabile per la nostra alimentazione, ricca di acqua, fibre, vitamine, minerali e micronutrienti, che si consuma volentieri soprattutto nel periodo estivo. Manca però di carboidrati complessi, proteine e grassi, elementi utili per bilanciare il pasto e regalare maggiore senso di sazietà.
Oltre a minerali e vitamine, la frutta è principalmente costituita da zuccheri. Un pasto così costituito porta ad aumentare repentinamente il glucosio nel sangue e di conseguenza determina senso di fame poco dopo aver terminato la cena, con il rischio elevato di esagerare con spuntini e snack prima di coricarsi.
Questo a sua volta porta a un ulteriore incremento del glucosio nel sangue, innescando quel meccanismo di sali-scendi della glicemia che determina quel fenomeno noto come glicemia reattiva, e alla continua ricerca di zucchero.
Come è ormai noto, una dieta ricca di zuccheri semplici, derivanti soprattutto da dolci, bibite e alimenti confezionati, è correlata ad un maggiore rischio di fenomeni di infiammazione da zuccheri (dovuti alla glicazione) e patologie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.
Come si sarà quindi intuito, una cena a base di sola frutta non è completa.
Ma quali possono essere i motivi che spingono a consumare una cena di sola frutta?
Se l’intenzione deriva dal fatto di aver consumato un pranzo abbondante, il consiglio è quello di ascoltare il proprio appetito, se è leggero è possibile optare per una cena completa ma di porzioni ridotte rispetto al solito, se invece non c’è appetito è possibile saltare la cena e quindi optare per il digiuno breve.
Attenzione però, quest’ultima opzione non è consigliata a tutti, non è da improvvisare ma da intraprendere solo dopo averne parlato con il proprio medico e/o nutrizionista. Nel centro SMA in cui lavoro ci occupiamo anche di questo, valutiamo le esigenze di ognuno in modo da personalizzare le indicazioni fornite.
Infine succede spesso che nel periodo estivo si abbia poco appetito a causa del caldo e dell’afa, in questi ultimi casi quindi è possibile comporre dei pasti composti da frutta ma che nel contempo siano bilanciati.
Vediamo qualche esempio: yogurt greco bianco con albicocche, fiocchi di avena e mandorle, oppure songino con melone, prosciutto crudo e pane integrale, o ancora insalata mista con fragole, uova sode e pane di segale.
Questi sono solo alcuni spunti pratici, per rendere una cena a base di frutta ben bilanciata è sufficiente inserire una quota di proteine e grassi a proprio piacimento.
In ogni caso, come dico sempre ai miei pazienti, ciò che fa la differenza è quello che si fa quotidianamente, quindi niente ansia se in un’intera estate dovesse capitare una cena a base di frutta, l’importante è che non diventi la regola.