Come festeggiare la Pasqua senza far “lievitare” la glicemia
Chi soffre di diabete o ha la necessità di limitare l’assunzione di zuccheri sa quanto sia complicato affrontare le feste, e Pasqua non fa eccezione.
Con la gran quantità di dolci che la tradizione riporta sulle nostre tavole ogni anno nel periodo pasquale, tra squisitezze regionali, colomba e uovo di cioccolato, è difficile non cedere e concedersi qualche “peccatuccio” di gola in più.
Tuttavia, per le persone con il diabete o con alterazioni del metabolismo zuccherino è particolarmente importante limitare il consumo di zuccheri semplici, carboidrati raffinati, alcolici e dolcificanti, soprattutto nella quotidianità.
Ciò non significa che anche nel giorno di Pasqua si debba rinunciare al piacere del dolce e bandirlo completamente dalla tavola: l’importante è capire che l’utilizzo di zuccheri e carboidrati raffinati va sempre limitato nella quotidianità proprio per poi potersi concedere un momento di indulgenza in occasioni importanti come la Pasqua, il Natale, il proprio compleanno o altre celebrazioni a cui si tiene in maniera particolare.
Le alterazioni del metabolismo zuccherino sono processi che si sviluppano nel lungo periodo, dopo anni di alimentazione sbilanciata e sedentarietà.
Non è certo il dolcetto che ci si concede a Pasqua a far “sballare” la glicemia quanto piuttosto il modo in cui si mangia nella quotidianità.
Per questo motivo è fondamentale intercettare i danni precoci da zucchero, perché limitarli e prevenirli permette di guadagnare anni di vita in buona salute.
Misurare e capire qual è il livello di infiammazione da zuccheri presenti nell’organismo consente di poter fare scelte alimentari più consapevoli e soprattutto personalizzate, senza inutili restrizioni.
Qui di seguito in ogni caso il suggerimento per un menu pasquale ricco di sapori ma a basso apporto glicemico, ottimo per limitare i picchi zuccherini anche nel giorno di Pasqua.
Antipasto: insalata mista con verdure fresche, pomodorini, cetrioli e olive, condita con olio d’oliva e aceto di mele e mix di semi oleosi. Per l’occasione si può anche aggiungere qualche goccia di aceto balsamico, che tuttavia è ricchissimo di zuccheri e andrebbe evitato nella quotidianità.
Primo piatto: risotto (rigorosamente integrale!) con asparagi e gamberi. Se il risotto nella sua varietà integrale non piace si può optare per una pasta integrale al dente o un altro tipo di carboidrato integrale, per esempio a base di quinoa o grano saraceno.
Secondo piatto: filetto di pesce o carne con verdure grigliate e verdure miste.
Dessert: frutta fresca tagliata a cubetti o cestini di frutta, oppure torta di mandorle senza zucchero. Il pranzo può poi tranquillamente terminare con un buon caffè (non dolcificato) che si è dimostrato avere effetti anti-diabetici e sembra addirittura rallentare l’accumulo di grasso corporeo.
Questi sono solo alcuni consigli che possono essere applicati anche nella quotidianità da chi presenta alterazioni dei livelli di glicazione.
Con un po’ di attenzione e scelte consapevoli, anche le persone con il diabete possono godersi le festività pasquali senza rinunciare al piacere del cibo.