Per gli ansiosi: notizie buone e cattive sulla lunghezza dei telomeri
La lunghezza dei telomeri è un indicatore della vita residua della cellula. Come se fosse la conserva di pomodoro lasciata in dispensa come scorta per fare il sugo. Una volta che è finita, di sugo non ce n’è più e la cellula, da parte sua, si spegne.
In termini pratici, un accorciamento dei telomeri significa “cellular aging”, “invecchiamento cellulare”, minor vita residua per i tessuti.
Tempo fa si era visto come lo sport leggero allungasse questa parte così importante della cellula e del DNA.
Altre evidenze erano state viste in correlazione alla presenza di vitamina D nel sangue, elemento che porterebbe addirittura a dire che “il sole spiana le rughe“.
Oggi il British Journal of Psychiatry è uscito con un articolo che evidenzia come i disordini di natura ansiosa accorcino significativamente i telomeri delle cellule.
Lo stesso tipo di azione tempo fa era già stato identificato nelle cellule di chi, all’interno di uno stato “depresso”, “deprimeva” anche i propri telomeri.
La buona notizia è un’altra e vale per gli ansiosi come per i depressi e indica la soluzione.
Lo studio sui disordini dell’ansia ha visto un’omogeneizzazione degli ex-ansiosi con i controlli: chi era uscito dal disturbo d’ansia, in maniera proporzionale al tempo passato, si è trovato con dei telomeri cellulari sovrapponibili a quelli di chi di ansia non aveva mai sofferto.
Ecco dimostrato una volta di più come l’organismo riesca ad adattarsi con serenità alle cose che cambiano e a trovare nuova strada ovunque ci sia speranza.
Niente paura dunque, perché ritrovare la propria fiducia è possibile, come le cellule ritrovano serenamente la propria vita.