Crampi notturni: Vitamina K2 e Magnesio li possono fermare
Propongo una interessantissima ricerca sui crampi notturni pubblicata nell’ottobre 2024 su JAMA Internal Medicine.
Nello studio, effettuato su 200 persone, metà ha preso 180 μg di vitamina K2 al giorno per otto settimane e l’altra metà un preparato “placebo” esattamente identico alla K2.
L’età media dei partecipanti, ben bilanciati tra maschi e femmine, era di 72,5 anni e in media presentavano circa 3 episodi settimanali di crampi notturni.
Alla fine del trattamento non solo chi prendeva la K2 ha visto la media dei crampi settimanali ridursi a meno di un episodio alla settimana (0,96) mentre il gruppo “placebo” ha mantenuto un valore di tre o più (3,6) ma gli episodi di chi ha preso la K2 sono stati molto meno intensi e di più breve durata.
Su Eurosalus abbiamo più volte discusso di come ridurre i crampi attraverso la dieta e di come combatterli con l’esercizio fisico ma questa ricerca rileva l’importanza della vitamina K2 nella gestione diretta del problema.
La vitamina K2 è spesso utilizzata solo in funzione di miglioramento dell’assorbimento della vitamina D e per il trattamento dell’osteoporosi mentre questa ricerca conferma il suo possibile utilizzo anche nelle disregolazioni della funzione muscolare.
In particolare noi utilizziamo spesso Oximix D3K2 (la dose è di 2 capsule al giorno e io preferisco suggerirne l’assunzione serale durante la cena o prima di andare a letto) che associa nella composizione anche Vitamina D3, Magnesio, vitamina C, acido pantotenico, Silicio e Molibdeno. Tutte sostanze utili a regolare la contrattilità muscolare.
Spesso l’infiammazione muscolare contribuisce alla induzione dei crampi notturni.
Con tutta probabilità è coinvolto anche il meccanismo della glicazione perché la presenza di una maggiore resistenza insulinica nelle ore serali chiama direttamente in causa questo tipo di azione.
Nella induzione dei crampi sono coinvolti anche altri molteplici fattori e oltre alla assenza di attività fisica, uno dei più importanti è proprio la presenza di livelli elevati di glicazione, cioè di eccesso di zucchero, fruttosio, alcol, dolcificanti e polioli che facilitano la induzione di una sempre più intensa resistenza insulinica e lo sviluppo di uno stato infiammatorio e ossidativo che coinvolge anche i muscoli.
Questi livelli di glicazione sono oggi misurabili e soprattutto si può seguirne l’evoluzione per capire se il controllo nutrizionale personalizzato è efficace nella loro regolazione.
Attività fisica e nutrizione si danno la mano per supportarsi reciprocamente nella loro sinergia di effetti anche nel controllo dei crampi notturni e l’uso attento del Magnesio, nelle formulazioni bene assorbite dall’organismo, contribuisce ad ottenere un buon risultato.
Riuscire a bilanciare buon cibo (nei modi giusti) e attività fisica piacevole, con la giusta integrazione minerale e vitaminica, sembra essere una ricetta con basi scientifiche molto solide per vivere meglio e senza crampi notturni.