I crampi muscolari: da calore, da carenza di magnesio o da mancanza di acqua?
La contrazione muscolare prolungata conosciuta da tutti come “crampo” non rappresenta un disturbo di per sé grave. Per quanto fastidioso possa essere si risolve di solito in qualche decina di secondi e raramente dura per qualche minuto.
Un crampo occasionale non deve certo creare preoccupazione eccessiva e, come spiegato dal dottor Cappelletti nel suo articolo “Come combattere i crampi”, per aiutarne la risoluzione bisogna allentare lo sforzo che veniva applicato al muscolo, togliere il peso del corpo che vi insista sopra e, se possibile, allungare in maniera progressiva e “dolce” il muscolo fino a che non molli la tensione e si rilassi.
Quando invece i crampi si ripresentano con una certa frequenza ha senso ragionare sulle possibili cause, soprattutto se, come in questo periodo estivo del 2022, le temperature ambientali sono estremamente elevate e durature.
La causa più comune di un crampo è infatti la disidratazione, che può essere data sia dall’eccessiva sudorazione (anche quella insensibile), sia dal mancato ripristino di acqua e sali minerali.
Basta “dimenticarsi” anche di una sola di queste due componenti per facilitare ugualmente la disidratazione dell’organismo. Per questo, l’integrazione di Magnesio e di Potassio può essere di grande aiuto.
Un’altra condizione frequente che porta all’insorgenza di crampi muscolari è lo sforzo eccessivamente intenso e/o prolungato, specialmente se in ambiente caldo e umido: un muscolo non allenato a sufficienza va incontro a delle alterazioni che lo espongono anche ad un aumentato rischio di crampi.
Questo significa che il crampo è tipico molto più della carenza di allenamento che del suo eccesso e chi crede di avere una scusa del tipo “mi vengono i crampi” per smettere di fare attività fisica è quasi sempre in errore.
Quando la pressione è molto bassa (effetto collaterale delle alte temperature), serve una integrazione di potassio o di cloruro di magnesio. Utile misurarsi la pressione da distesi (ad esempio 110/70) e poi immediatamente dopo essersi seduti o alzati. Se c’è una caduta della massima di oltre 20 punti (ad esempio a 85/50) significa che serve del cloruro di potassio per almeno qualche giorno. Lo stesso potassio che alzerà la pressione riequilibrerà la cellula muscolare impedendone lo spasmo.
Se il livello di vitamina D è corretto e la pressione arteriosa stabile anche alzandosi in piedi, lo strumento d’elezione è il magnesio, che interviene nella contrattura muscolare e inoltre aiuta a migliorare il sonno. Prendere 2 compresse di MG3 Zerotox o di MG+ Magnesio (di Driatec) in serata migliora la qualità del sonno, supporta l’energia e riduce i crampi.
Altre cause meno comuni di crampi possono essere problemi di circolazione, carenze di calcio (decisamente rare) e problemi dipendenti dalla terapia farmacologica in atto (tra questi è bene ricordare l’assunzione di diuretici e di statine).
Per aiutare attraverso la dieta a reintegrare i giusti sali minerali, si può fare riferimento all’articolo della dottoressa Flavia Lucca “La dieta per evitare i crampi muscolari”, che approfondisce in dettaglio alcune delle indicazioni suggerite qui.
In genere, preferire una dieta ricca di frutta e verdura (meglio se fresca e cruda) consente di introdurre un gran numero di vitamine e sali minerali, necessari per la nostra salute e anche per la prevenzione dei crampi.
Cito ancora Cappelletti per quanto riguarda l’esercizio fisico: «Al fine di sostenere la crescita ed il mantenimento della massa muscolare è molto importante non trascurare la giusta quota proteica, che deve essere “corretta” (al rialzo) nelle persone che praticano sport. Un allenamento completo, che non trascuri sessioni di “ipertrofia”, sessioni di allenamento cardiovascolare e sessioni di stretching, è sicuramente un modo efficace per rendere i propri muscoli capaci di sopportare sforzi più intensi “del normale”».
Si tratta dell’approccio integrato che viene seguito in modo personalizzato presso il Centro Medico SMA di Milano in cui lavoriamo.