Eccesso alimentare di Nichel e colon irritabile. Una reattività sempre più sistemica
Mentre molti autori continuano a sostentere che la reattività al Nichel possa provocare solo reazioni da contatto, una notevole mole di studi conferma invece che l’eccesso alimentare di alimenti contenenti Nichel può provocare sia sintomi cutanei sia sintomi generali o sistemici, che interessano cioè l’intero organismo.
Dall’emicrania all’artrite, qualsiasi reazione infiammatoria potrebbe anche dipendere da un aumentato livello di infiammazione da cibo e il gruppo di alimenti contenenti Nichel è sicuramente tra quelli più diffusi.
Stando ai risultati di una ricerca pubblicata sul Journal of Neurogastroenterology and Mobility nel 2017, anche la sindrome del colon irritabile rientra tra i possibili effetti della ingestione di alimenti contenenti Nichel, e la riduzione della sua introduzione (si badi bene, la riduzione e non la eliminazione del Nichel), ha portato alla evidente e significativa riduzione dei sintomi (Rizzi A et al, J Neurogastroenterol Motil. 2017 Jan 30;23(1):101-108. doi: 10.5056/jnm16027).
Significa che il colon irritabile non è correlato solo ai prodotti lattiero-caseari o alla ingestione di glutine, come molti credono, ma che qualsiasi alimento, qualsiasi gruppo alimentare, assunto in eccesso su base individuale, può provocarlo.
La reazione alimentare, quando non è legata direttamente alle IgE (cioè all’allergia classica), dipende da un fenomeno parzialmente correlato alle IgG e alle citochine infiammatorie, come BAFF e PAF, che oggi si possono misurare.
Questo ha già portato alla identificazione della SNAS, cioè della Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel, situazione appunto in cui l’ingestione di Nichel determina sintomi anche complessi di tipo generale e non solo limitati alla pelle.
Il tema del Nichel è di per sé un tema molto discusso perché la comparsa di sintomi dovuti al Nichel non è dovuta solo al contenuto di Nichel degli alimenti, ma è invece dovuta anche ad alcune concause (come i metodi di coltivazione, la presenza di altri metalli pesanti, la reazione di Maillard e così via). Tutto questo ci indica quanto il tema della reattività alimentare abbia ancora da essere precisato.
Per ora, già il fatto di poter misurare i livelli di infiammazione e di poter capire se il livello di IgG verso i prodotti correlati al Nichel sia elevato diventa una guida utile e spesso risolutiva per controllare non solo le dermatiti da Nichel, ma anche la SNAS, il colon irritabile (se dovuto all’eccesso alimentare di questi prodotti) e tante altre patologie e disturbi.
Un cammino di consapevolezza per riconquistare la tolleranza alimentare e recuperare il benessere.