La soia fa bene, anche in chi ha avuto un tumore del seno
Negli anni passati ci sono state numerose polemiche sull’uso della soia in chi si è ammalato di cancro del seno.
La posizione di Eurosalus è che non ci sono dati scientifici determinanti contro il suo uso, mentre sono veramente numerosi i lavori che ne testimoniano l’utilità.
Già in un articolo sulla sicurezza dei fitoestrogeni ci eravamo espressi in tal senso, ma alcuni altri lavori recenti ci portano a ribadirlo.
In particolare un articolo pubblicato sul British Journal of Nutrition in settembre 2012, discutendo i lavori di ricerca svolti da un gruppo statunitense della Loma University (California), conferma che l’uso della soia e dei prodotti alimentari che ne derivano, apporta solo benefici sul piano cardiovascolare, e definisce inesistenti altri eventuali tipi di rischio legati alla progressione tumorale (Messina M et al, Br J Nutr. 2012 Sep;108(5):810-9. doi: 10.1017/S0007114512001900. Epub 2012 Jul 3).
Gli autori della ricerca riportano che l’effetto sulla malattia cardiovascolare è accertato e che l’effetto della soia è indipendente dall’abbassamento dei livelli di grassi nel sangue. Riportano dati recenti che contrastano la supposta azione negativa degli isoflavoni sul cancro della mammella e spiegano che nelle donne in menopausa l’assunzione di isoflavoni della soia non interferisce sulla densità della mammella e non induce proliferazione di cellule tumorali.
Fatta una scelta che escluda, per quanto possibile, gli OGM, il terreno è aperto alla possibilità di agire attraverso la prevenzione alimentare di molte patologie senza paure inutili.