Alcol, vino e superalcolici: chi fa bene e chi fa male…
L’uso dell’alcol è sempre da valutare con estrema cautela. È ormai documentato con certezza da moltissimi studi che l’eccesso di alcol determina sempre effetti dannosi, ma questi dati sono spesso stati rapportati a qualunque tipo di alcolico, senza alcuna distinzione sul tipo e sulla quantità utilizzata.
Invece, a dispetto di comunicazioni ripetute da parte di interessanti colleghe italiane, vengono pubblicate nella letteratura internazionale di qualità ricerche scientifiche importanti e molto serie che contestualizzano l’utilizzazione dell’alcol, in particolare del vino (che non è fatto di solo alcol), definendo e dimostrando numerose sue azioni positive.
In particolare, una ricerca pubblicata nell’agosto 2024 su JAMA Network ed effettuata da medici statunitensi e spagnoli su quasi 150.000 adulti ha confermato gli effetti dannosi dell’alcol trovando importanti correlazioni con lo stato di salute e con le loro condizioni socio economiche.
Al di là dell’aumento di rischio per malattie cardiovascolari e cancro in quasi tutte le categorie analizzate (sempre senza distinguere il tipo di alcol utilizzato), si è confermata invece una azione protettiva del bere vino quando rappresenta almeno l’80% dell’alcol utilizzato e del fatto che questa azione protettiva si evidenzia quando l’alcol è comunque utilizzato durante i pasti e non a stomaco vuoto.
Per chi volesse leggere in modo approfondito la ricerca proposta, comprendendo i diversi valori di quantità alcolica considerati, ecco un aiuto:
- 12 g di alcol corrispondono a 125 ml di vino (un calice) o 330 ml di birra (una lattina);
- 2,86 g di alcol corrispondono a 25 ml di vino (due dita di bicchiere) o a 70 ml di birra (mezzo bicchiere scarso);
- bere fino a 10 g di alcol significa fino a 105 ml di vino cioè un bicchiere scarso o 275 ml di birra (meno di una lattina);
- bere fino a 20 g significa bere circa 210 ml di vino (quasi 2 bicchieri) o 550 ml di birra;
- le donne classificate ad alto rischio sono considerate quelle che bevono più di 20 g di alcol al giorno mentre gli uomini alto rischio sono quelli che bevono oltre 40 g di alcol al giorno cioè più di 420 ml di vino e oltre 1,1 litri di birra.
Su Eurosalus abbiamo già pubblicato dati interessanti relativi all’uso moderato del vino e ai suoi effetti positivi sulla salute:
- Azione protettiva sull’artite reumatoide
- Azione protettiva sulla memoria
- Azione protettiva sulle malattie cardiovascolari per effetto sul microbiota
Oltre alla segnalata ricerca del JAMA, che supporta il possibile uso del vino e l’eventuale assunzione alcolica solo durante i pasti, è di estremo interesse che sul New England Journal of Medicine (forse la più importante rivista medica al mondo) nel dicembre 2023 sia stata pubblicata una ricerca internazionale effettuata dal team multidisciplinare della Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
La revisione di decine di studi molto precisi, pur confermando una forte correlazione tra l’uso di alcol e le malattie tumorali all’esofago e alla bocca (e anche l’effetto preventivo su queste patologie della riduzione o eliminazione dell’alcol), non ha trovato invece sufficienti conferme dell’eventuale effetto preventivo della eliminazione dell’alcol su tumori un tempo considerati fortemente legati al suo uso:
- Colon
- Mammella
- Laringe
- Faringe
- Fegato
Una interessante considerazione su questi temi è stata pubblicata su Medscape nel febbraio 2024 in un articolo dal titolo “Eliminando l’alcol il rischio di cancro si abbassa davvero?”.
Quindi, per uscire dalla confusione creata da comunicazioni monotematiche solo sugli effetti negativi, l’elemento importante resta la consapevolezza e la moderazione nell’uso alcolico, prediligendo il vino e bevendo, eventualmente, solo durante i pasti.