Riconoscere i segnali di allarme dell’adolescenza: forti legami tra allergia, asma e depressione
Nello studio dell’immunologia e delle reazioni allergiche ad alimenti e sostanze chimiche tout se tient, come direbbero i francesi: i problemi si saldano cioè l’uno all’altro in una catena lunga e complessa di cause ed effetti.
Sulle pagine di Eurosalus si è dedicata molta attenzione, ad esempio, sia alla fortissima correlazione tra allergie e asma sia alle radici psicologiche di queste affezioni (si vedano gli “articoli correlati” qui a fianco per maggiori approfondimenti).
Ora, tutto ciò che origina dalla psiche alla psiche fa ritorno, con circolarità perversa e immancabile. Lo evidenziano i risultati di un’interessante ricerca condotta da un gruppo di studiosi dell’Università del Colorado, a Denver, e pubblicata sul numero di ottobre della rivista Annals of Allergy, Asthma and Immunology (BG Bender, Ann All Asthma Immunol 2007 Oct, 99(4):319-324).
Ne emerge un quadro molto coerente, dal quale si può dedurre senza difficoltà che gli adolescenti affetti da asma sono più inclini dei loro coetanei a disagi psicologici, depressione, consumo di droghe e fantasie suicidali.
Si può intanto osservare un dato quantitativo allarmante: su 14.000 studenti delle medie superiori considerati, provenienti da oltre 150 high schools sparse per tutti gli Stati Uniti, i soggetti sofferenti di asma erano ben 720, pari a oltre il 5%, una percentuale molto cospicua, che la dice lunga sulla attuale diffusione di questa malattia.
La presenza di sintomi depressivi (spesso accompagnati da fantasie o progetti suicidali) si è rivelata significativamente più accentuata nelle ragazze e nei ragazzi asmatici che nei loro coetanei sani, e più frequente è risultato anche, da parte di questo 5% circa della popolazione, il ricorso a quelle che potremmo genericamente definire “sostanze d’abuso”: il fumo di sigarette (particolarmente dannoso per i soggetti affetti da asma), l’alcol, la cocaina.
Tanto più importante appare dunque che i genitori sorveglino con la massima attenzione l’alimentazione dei figli nei primi anni di vita, quando si verificano quelle reazioni allergiche che portano poi all’insorgere dell’asma. Per non parlare della nota correlazione tra asma e uso massiccio di antibiotici, da evitare assolutamente nella prima infanzia.
Naturalmente la depressione, con tutti i comportamenti autolesionistici che le si associano, non è provocata dall’asma in sé e per sé, ma dagli impedimenti fisici e psicologici che l’asma comporta e che rendono ancora più difficile il “lavoro” fondamentale dell’adolescenza: costruire la propria identità conquistando un’autonomia individuale.
Per convincersi di questo basterebbe leggere Alla ricerca del tempo perduto, il capolavoro di Marcel Proust, forse il più geniale asmatico della storia dell’umanità. Nel primo volume, Dalla parte di Swann, si troveranno numerose e persuasive testimonianze del modo dolce e subdolo in cui l’asma lega in un abbraccio fatale il bambino alla madre.