Ambrosia killer: pronti alla difesa
Inizialmente li si scambia per malesseri da aria condizionata, poi si comprende che il raffreddamento non c’entra. Si tratta di una forma allergica ai pollini che anno dopo anno sta aumentando la sua interferenza con la vita respiratoria degli italiani. Per questo si è circondati da persone che starnutano, piangono e tossiscono a causa di uno dei pollini più nuovi e purtroppo più diffusi che l’Italia conosca: l’Ambrosia.
Per molti l’inizio della sintomatologia compare a metà del mese di agosto, rovinando parte delle vacanze, ma una serie di rimedi naturali può aiutare a controllare subito la sintomatologia attivando un’azione non solo terapeutica ma anche di prevenzione per gli anni successivi.
Il rimedio più attivo per via generale è l’Olio di Perilla (4 perle al giorno da 750 mg) affiancato a 2 dosi quotidiane da 5 ml di Oximix 3+. Il dosaggio di entrambi può calare a 2 perle al giorno e 1 misurino al giorno con il miglioramento dei sintomi. Per i bambini la dose può essere dimezzata. Il controllo dei sintomi è completato dall’uso di un efficace collirio omeopatico come Euphralia. Per controllare i sintomi della rinite, l’uso di Histaminum 12 CH (3 granuli più volte al giorno) può diventare lo strumento di controllo adatto ad affrontare i momenti più acuti di reazione pollinica.
Il polline di ambrosia ha fatto la sua comparsa in Italia al seguito dei soldati americani che sbarcarono ad Anzio sul finire della seconda guerra mondiale. I semini presenti nelle tasche e sugli abiti dei soldati trovarono una facilità di insediamento e iniziarono a svilupparsi sempre di più, creando una striscia di diffusione che ha seguito l’vanzata alleata nella risalita dell’Italia.
Risalendo verso Nord da Napoli sulla costa tirrenica, e da Ancona sulla costa adriatica, la presenza di questo polline è elevata e in crescita costante. Ancora peggiore la situazione in tutto il Nord Italia e in pianura padana, che sono realmente invasi da queste piante che ci sono state “regalate” dagli Stati Uniti.
Un’altra sede di notevole concentrazione pollinica sono le vicinanze degli aeroporti internazionali, dove si crea lo stesso tipo di “trasporto” involontario da parte dei viaggiatori.
I pollini di ambrosia sono presenti nell’aria nel periodo che va da metà agosto fino alla fine di ottobre, con il picco più elevato dalla metà alla fine di settembre (per il sito del Bollettino dei pollini, clicca qui).
La Liguria fa in parte eccezione a questa diffusione, come pure Sicilia e Sardegna e molta parte del Sud Italia, dove i pollini di ambrosia, sono in realtà presenti in quantità molto ridotta.
L’ambrosia, che appartiene alla famiglia delle Compositae, è un’erba annuale o perenne che può raggiungere l’ltezza di 150 cm. Le specie più diffuse in Italia sono la ambrosia maritima, la elatior e la trifida. La fioritura inizia in agosto e si prolunga fino a ottobre.
Come per tutte le pollinosi, esiste la possibilità di controllare la sintomatologia clinica anche con una azione preventiva di tipo vaccinale a bassa dose. Noi suggeriamo un prodotto preparato da Allergopharma, a bassa concentrazione, da iniziare a prendere nel mese precedente la pollinazione o anche in contemporanea con la sua comparsa. Necessita una ricetta medica specifica e consente di ottenere degli ottimi risultati sia in fase acuta sia nel coraso della ripetizione annuale fino quasi ad annullare la reazttività al polline. Il suo dosaggio usuale è di una goccia sublinguale ogni mattina.
È importante ricordare comunque che la presenza di una allergia va sempre valutata in un contesto più ampio.
Non serve solo domandarsi a che cosa si è allergici, ma anche perché si è diventati allergici, e le risposte spesso coinvolgono sia la sfera respiratoria che quella ambientale, emotiva, psichica, farmacologica, alimentare e comportamentale, tutti aspetti che devono e possono a volte essere considerati per arrivare ad una piena guarigione.