Connettivite indifferenziata: la natura può aiutarmi?
DOMANDA
Ho la connettivite indifferenziata alle mani e vorrei sapere se è possibile curarmi senza ricorrere al cortisone.Grazie.
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
quando si parla di patologie autoimmuni, come la connettivite indifferenziata, è importante considerare con molta attenzione l’alimentazione. L’effettuazione ad esempio di un test come RecallerProgram è utile per identificare le eventuali ipersensibilità alimentari e impostare una dieta per il recupero della tolleranza immunologica e la riduzione dell’infiammazione da cibo.
Ridurre l’infiammazione vuol dire allontanarsi dal livello di soglia oltre il quale compare la sintomatologia, migliorando la risposta dell’intero organismo. Nella stessa settimana ci saranno giorni in cui evitare gli alimenti a cui si è ipersensibili e giorni in cui invece reintrodurli, magari in piccole quantità, con un schema che rispecchi in tutto e per tutto lo svezzamento infantile.
La riduzione dell’infiammazione da cibo passa anche attraverso le giuste abitudini alimentari a partire dal corretto abbinamento di carboidrati e proteine, da una prima colazione abbondante, dall’utilizzo quasi esclusivo di cereali integrali, dal movimento, dalla corretta masticazione e così via. Il cambio di stile di vita si è sempre dimostrato estremamente efficace contro patologie complesse e multifattoriali come le connettiviti.
In aggiunta è possibile utilizzare una corretta integrazione minerale utilizzando ad esempio un prodotto come Oximix 3+ al dosaggio di 5 ml a prima colazione in abbondante acqua o succo. Minerali come manganese, rame, zinco, selenio e magnesio da un lato modulano l’azione del sistema immunitario dall’altro aumentano il livello di soglia.
Utile anche l’utilizzo dell’Olio di ribes nero e dell’Olio di perilla al dosaggio di 1-2 perle di entrambi distribuite nel corso della giornata. Il loro contenuto in preziosi acidi grassi polinsaturi della serie Omega 3 e Omega 6 svolge una profonda azione antinfiammatoria particolarmente utile in caso di artrite.
Di grande aiuto anche la curcuma per la sua potente azione di controllo dei mediatori cellulari dell’infiammazione. Si utilizzerà ad esempio 1 capsula a prima colazione di un prodotto come Fitocurcuma per cicli anche prolungati durante l’anno.
In chiave omeopatica è possibile affiancare un rimedio come Rhus toxicodendron 15 CH, particolarmente indicato contro i dolori che peggiorano dopo un periodo di immobilità, e Belladonna 5 CH, che è invece da utilizzare quando le articolazioni sono arrossate e doloranti al minimo tocco. Di entrambi i rimedi si utilizzeranno 3-4 granuli 3-4 volte al di riducendo la frequenza in base al miglioramento ottenuto e per cicli di circa 5-10 giorni.
Le terapie naturali spesso sono estremamente efficaci contro patologie come la connettivite indifferenziata e il loro utilizzo, da solo o in affiancamento alla terapia classica, deve sempre essere discussa con il proprio medico di fiducia in modo da essere guidati nelle diverse scelte terapeutiche.
In moltissimi casi, ad esempio, l’affiancamento alla terapia convenzionale delle terapie dolci porta a una graduale riduzione dei farmaci tradizionali che è bene far decidere e monitorare da proprio dottore di riferimento.
Da anni nel nostro centro (SMA di Milano) chi presenta problemi come la connettivite indifferenziata viene seguito nel recupero della proprio benessere attraverso uno specifico percorso terapeutico.