Vietato stare bene naturalmente?
Quando un medico, senza fare uso di farmaci, riesce a rimettere in moto le capacità di riequilibrio di una persona malata, le soddisfazioni possono essere davvero grandi. Aiutare una persona a ritrovare la salute in modo autonomo, stimolando la disintossicazione e la pulizia, la porta non solo a stare meglio ma a consolidare la fiducia nelle proprie possibilità.
L’uso di integrazioni minerali e vitaminiche sta raccogliendo sempre più dati scientifici a favore di una somministrazione ragionata attenta e individualizzata.
Solo qualche rarissimo lavoro pone dei dubbi o dei contrasti su alcuni di questi aspetti. Una intera conferenza mondiale sulla prevenzione del cancro attraverso l’alimentazione (Londra, novembre 2007, conferenza mondiale della World Cancer Resesearch Fund) ha ribadito l’importanza del cibo, del controllo della infiammazione da cibo e della importanza della ricerca di cibi più biologici nella prevenzione e nella terapia delle forme tumorali. Ma evidentemente la linea divulgativa tenuta dal Corriere della Sera preferisce instillare dubbi sulle molte pratiche che si propongono come forma di attivo trattamento naturale di molte malattie: terapia non farmacologica e rispettosa dell’equilibrio individuale e dell’ambiente.
Così appunto, dopo che nei mesi scorsi erano apparsi articoli di negazione dell’Omeopatia e di critica delle intolleranze alimentari, nelle ultime settimane sono stati proposti articoli sulla inutilità delle integrazioni vitaminiche, sulla inutilità del cibo biologico per le mense scolastiche e da ultimo il consiglio, a dispetto di una tradizione millenaria che vede nell’acqua uno strumento naturale di guarigione, di non bere se non si ha sete, perché l’acqua appunto non avrebbe questa grande utilità nella salute delle persone.
Rispettiamo ogni parere civilmente espresso, pur riconoscendo, come dice Gadamer, che quando la Medicina entra in territori di confine con il mondo economico-industriale, la Scienza perde spesso il suo valore e viene sopraffatta dalle considerazioni di tipo commerciale.
La prendiamo un po’ sul ridere, e ci aspettiamo presto qualche articolo contro il minestrone della nonna, che potrebbe essere accusato di qualche nefandezza che oggi non conosciamo, per il suo alto contenuto di vitamine, di minerali e di fibra. Sembra quasi che oggi per guarire siano necessari solo i farmaci e il controllo delle “Istituzioni”, qualunque esse siano.
Di sicuro sappiamo che ogni testata esprime le considerazioni o le linee della propria redazione, e che in fondo basta imparare a leggere le notizie e utilizzare quello che serve. C’è solo il rischio che a furia di gridare “al lupo, al lupo” sempre e solo in una direzione, anche i lettori arrivino a ritenere pretestuose perfino le affermazioni vere.
Intanto noi di Eurosalus continueremo a indicare le corrette integrazioni minerali e vitaminiche, a suggerire modalità ecologiche di terapia, a guidare comportamenti alimentari che aiutino la guarigione e a preferire scelte naturali e naturopatiche di trattamento, integrandole a quelle classiche, consigliando il minestrone della nonna come un ottimo piatto.