Valutare la composizione corporea
Dimagrire vuol dire convertire massa grassa in muscolo ed è per questo che la bilancia molto spesso è uno strumento insufficiente per monitorare i risultati raggiunti.
Tante volte un paio di jeans che fino a poco prima andavano stretti e che invece adesso calzano a pennello danno molte più indicazioni che non il semplice valore segnato sulla bilancia.
In mani esperte uno strumento come la bioimpedenziometria è di grande aiuto per valutare la composizione corporea di un individuo.
Come ogni strumento ha dei vantaggi e degli svantaggi che devono essere sempre tenuti bene a mente per utilizzarla al meglio.
Per capire come funziona bisogna sapere prima di tutto cosa misura effettivamente. La bioimpedenziometria misura l’acqua nell’organismo e da questo dato poi ricava il valore di massa muscolare e da qui per sottrazione la massa grassa.
Nel nostro centro facciamo grande affidamento su questo strumento ricordando sempre che i dati che emergono dalla bioimpedenziometria, che è sempre meglio valutare in termini assoluti (cioè in kg di acqua, muscolo e grasso) piuttosto che in termini percentuali, devono sempre essere inseriti nella storia clinica del paziente comprendendo l’importanza dei limiti imposti da questa metodologia.
Ogni rilevazione è il fotogramma di un film: per intuire il senso della storia bisogna mettere in fila tanti fotogrammi e capire in che direzione stiamo andando.