Togliere il sale per dimagrire
Non che il sale sia per forza cattivo, ma usarne troppo non fa bene per niente e anche usarne meno di quello che mette la “nonna” o la “mamma” (a seconda delle generazioni) solitamente non basta a ottenere risultati soddisfacenti.
Il quantitativo di sale giornalmente utile va dai 0,25 all’1,5 grammi, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come quantitativo suggerito quello che sta sotto i 5 grammi al giorno.
Stare sotto i 5 grammi non è facile per chi ha una dieta tipicamente occidentale. Cinque grammi di sale sono ad esempio contenuti in 250 grammi di pane, in 100 grammi di prosciutto, in 100 di pecorino.
Il metodo più semplice per ridurne i consumi è quello di evitare gli alimenti che naturalmente ne contengono tanto e, in particolare, i prodotti da forno (dolci compresi), i formaggi, gli snack salati, gli inscatolati, gli affumicati, gli alimenti in salamoia, le salse industriali e gli insaccati.
Ridurre il quantitativo di sale della propria dieta significa lasciare libera l’acqua in eccesso di andarsene e aiutare le caviglie e le gambe a sgonfiarsi, la pressione ad abbassarsi e il cervello a funzionare meglio.
Senza la necessità di gestire questa attenzione nei giorni di Pasqua e con la possibilità di godere serenamente del momento di festa, la scelta di una dieta un po’ meno saporita e molto più sana può essere di utile ausilio proprio in preparazione dei giorni un po’ più “libertini” che verranno.