Terapia ormonale sostitutiva: si allunga la lista nera!

17 Gennaio 2006
Terapia ormonale sostitutiva: si allunga la lista nera!

La terapia ormonale sostitutiva, dopo anni in cui è stata spinta come terapia con esclusivi effetti benefici, sta purtroppo rivelandosi connessa a notevoli effetti collaterali.

L’ultimo problema identificato, non certo irrilevante per chi vuole pensare ad una loro eventuale utilizzazione futura, è che faciliterebbe la comparsa di incontinenza urinaria. Cerchiamo di capire perchè.

Alcuni ricercatori californiani, hanno recentemente confrontato gli effetti sulla incontinenza urinaria di una preparazione orale di estrogeni e progestinici oppure di placebo.

In genere si è sempre pensato che la somministrazione di ormoni sessuali a donne con problemi di incontinenza urinaria contribuisse a risolverli, perchè tutta la zona genito urinaria è molto ricca di recettori per queste sostanze ormonali.

Ma proprio grazie alle segnalazioni di una associazione femminile (Women’s Health Initiative) si è sentita la necessità di rivalutare la reale efficacia di questa indicazione.

Il lavoro scientifico (Steinauer JE et al, Obstet Gynecol 2005 Nov;106;940-5) non ha lasciato spazio a dubbi: dopo 4 mesi di assunzione di estroprogestinici la percentuale di donne con problemi di incontinenza urinaria era nettamente cresciuta se confrontata con chi non assumeva farmaci.

Il motivo di questo problema potrebbe essere nelle percezioni corporee di ogni donna. La presenza “fasulla” di ormoni lascia percepire alla donna una condizione di “normalità” che quindi non ha bisogno di aiuti.

Mentre la sensazione di cambiamento indotta dalla assenza di ormoni potrebbe stimolare ogni donna a fare qualcosa per sè stessa, sia sul piano fisico (attività aerobica, esercizi pelvici) sia sul piano alimentare (controllo dietetico, riduzione della infiammazione).

Di fatto è importante che in una scelta consapevole ogni donna sia informata della necessità di mantenere attivi tutti gli strumenti legati alla attività fisica, che prenda o scelga di non prendere terapie sostitutive.

Dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico