Sogni d’oro, senza telefonino
Chissà perché non si usa più dire: «Buonanotte e sogni d’oro!». Come se l’idea di avere un sonno sereno fosse già di per sé un’impresa e che la prospettiva di avere dei sogni meravigliosi rientrasse addirittura nel campo della fantascienza.
Una possibile spiegazione a tanta moderna cautela arriva proprio in questi giorni da una ricerca commissionata da Powerwatch, organizzazione che monitora gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute, agli studiosi del Karolinska Institutet e della Wayne State University. Il risultato è sorprendente: nonostante le ripetute rassicurazioni dei produttori di telefoni cellulari e dei ricercatori da questi interpellati, infatti, è stato verificato in laboratorio che, durante l’esposizione ai segnali wireless di 884 MHz, nel cervello dei volontari sottoposti all’esperimento si sono verificati dei cambiamenti immediati nelle zone responsabili dell’attivazione e del coordinamento del cosiddetto “stress system”.
In altre parole, spiega Alasdair Philips, direttore di Powerwatch: «Questa ricerca ci aiuta a capire che, se dobbiamo fare una telefonata notturna, è molto meglio spegnere il cellulare e usare il telefono fisso». Un piccolo stratagemma, nell’attesa di capire quali siano davvero gli effetti collaterali della sovraesposizione ai campi elettromagnetici dei telefonini.
A rendere ancora più lontani i “sogni d’oro”, poi, è arrivata un’ulteriore ricerca condotta su 3500 adulti e commissionata dalla catena alberghiera Travelodge: in questo caso emerge che il 60 per cento dei lavoratori passano la loro notte peggiore tra la domenica e il lunedì, quando cioè si deve riprendere il ritmo che si è perso nel week end.
La conclusione? «Quello che il corpo cerca di dirci» spiega il dott. Neil Stanley della Norfolk and Norwich University «è che ha bisogno di andare a letto e di svegliarsi quanto più possibile alla stessa ora». Il motivo? «Dormire fino a tarda ora la domenica e non fare attività fisica o mentale equivale a fare una grande abbuffata di cibo. Con conseguente malessere». Insonni avvisati…