Sindrome da ipercampionatura ambientale: quando obesità e sintomi psichiatrici hanno la stessa caus
Un gruppo di ricercatori californiani del San Mateo Medical Center di Palo Alto, ha pubblicato su Medical Hypothesis un articolo (Bazar KA et al. Med Hypotes 2006;66(2):263-9) che propone la nascita di una nuova sindrome.
La Sindrome da Ipercampionatura Ambientale (Environmental Oversampling Syndrome) si genera per l’eccesso di “somministrazione” alimentare o cognitiva determinando in un caso obesità e nell’altro invece l’iperattività e il deficit di attenzione.
La considerazione importantissima che fanno gli autori, è che i meccanismi biochimici e nervosi che determinano le due differenti entità sono in realtà sovrapponibili in gran parte, così che gli eccessi nutrizionali possono predisporre alla sindrome da iperattività, e una sovrastimolazione cognitiva può portare alla obesità.
Gli autori segnalano che “metabolismo e apprendimento possono rappresentare sistemi paralleli di intelligenza, e la presenza di un eccesso di stimolo può portare allo sviluppo di disturbi e disfunzioni parallele“.
Il sistema immunitario rappresenta una altra forma di intelligenza e di comprensione della realtà. Anche in questo caso l’eccesso di stimolo porta ad un disturbo (allergia) di tipo infiammatorio che condivide molti meccanismi con quelli del disturbo nervoso e del disturbo metabolico.
Fenomeni del genere ad esempio, sono oggi riconosciuti presenti nell’insonnia, dove lo stress vitale viene evidenziato dalla maggior presenza di infiammazione nell’organismo, oppure dal fatto che si è riconosciuta la sinergia di azione tra antidepressivi ed antinfiammatori nel controllo della depressione. Come dire che controllando l’infiammazione si riduce la depressione e viceversa.
L’evidenza di una stretta relazione tra disturbi del metabolismo e disturbi psichiatrici apre strade di ricerca e di terapia fino ad oggi non pensate e riporta ancora di più l’organismo umano verso una chiave di lettura olistica, globale, a dispetto dei tanti che vorrebbero sempre di più frammentare la sua realtà.
Dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico