Come ridurre il dolore dopo un intervento chirurgico alla spalla?
DOMANDA
Gentilissimo dottore, ho subito un intervento alla spalla in artroscopia per la rottura dei tendini. Come attenuare il forte male post-intervento? Grazie.
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
dopo un qualunque intervento chirurgico è di grande aiuto utilizzare un medicinale omeopatico come Arnica 200 CH di cui assumere un tubo dose appena possibile. Arnica è un rimedio che lavora espressamente sui traumi, che siano di carattere accidentale o dovuti a un intervento chirurgico, favorendone la guarigione. A questo è possibile aggiungere un rimedio come Ruta 9 CH di cui assumere 3-4 granuli 3 volte al dì per una settimana dopo l’intervento. Questo rimedio agisce stimolando la riparazione di ossa, cartilagini e tendini.
Maggiore è la contrazione dei muscoli che agiscono sull’articolazione interessata dall’operazione chirurgica, maggiore sarà il dolore. Proprio per questo è utile aggiungere alla terapia omeopatica del magnesio per sfruttare la sua forte azione dentensiva a livello muscolare. Si utilizzerà ad esempio un prodotto com Magnesio+ di cui assumere 5 ml in un litro d’acqua da bere durante tutta la giornata per 20-30 giorni dopo l’intervento.
Per agire direttamente sul dolore si utilizzerà della Boswellia serrata. L’acido boswellico, che è il principio attivo della Boswellia, riduce l’infiammazione in caso di artrite e problemi infiammatori articolari e può essere di grande aiuto nel ridurre il dolore. Ad esempio si utilizzerà una capsula a prima colazione e una capsula a cena di un prodotto come Fitoboswellia per cicli terapeutici di circa 15 giorni serenamente ripetibili.
In affiancamento è possibile utilizzare un prodotto come Lyprinol di cui prendere 2 perle prima dei 3 pasti per un mese e poi 1 perla prima dei 3 pasti per un altro mese. Il giusto bilanciamento di acidi grassi polinsaturi contenuti nell’olio di Perna canaliculus è di grande aiuto per mantenere e ripristinale il fisiologico benessere delle articolazioni.
In ogni caso è fondamentale fare riferimento al proprio chirurgo o al proprio medico di fiducia per valutare l’efficacia della terapia naturale e l’eventuale necessità di intervenire con un supporto di carattere farmacologico classico.