Quando il bambino russa, c’è l’allergia che bussa
Tra le innumerevoli specializzazioni della medicina di oggi, che sembra irresistibilmente votata a negare l’unità dell’organismo, ne esiste una poco nota, che si chiama “roncologia”.
Se russate, secondo il roncologo dovreste andare da lui. È infatti di questo che si occupa con applicazione esclusiva: del russare, o russamento. Ovvero, scientificamente, “roncopatia”.
Da tempo gli studi di roncologia hanno individuato una forte correlazione tra l’obesità e il vizio di russare. Una correlazione, del resto, non difficile da osservare direttamente, nella vita quotidiana.
Ben diverso è il caso dei bambini molto piccoli (da 1 a 5 anni di età) che, spesso o occasionalmente, vengono sorpresi a russare. Un recente studio condotto in Australia, presso il Woolcock Institute, un centro di ricerche mediche di Sidney, e pubblicato sulla rivista specializzata Pediatric Pulmonology, è giunto alla conclusione che la roncopatia infantile è nella maggior parte dei casi un disturbo di origine allergica (NS Marshall et al, Pediatr Pulm 2007 July, 42(7):584-591).
I fattori di rischio per le due patologie (il russamento e le manifestazioni allergiche) sono molto simili, il che autorizza a pensare che siano strettamente correlate. Al contrario non è emersa, dallo studio australiano, alcuna correlazione tra la roncopatia in età prescolare e l’indice di massa corporea.
La stessa caratteristica manifestazione sonora del ron-ron durante il sonno sarebbe in realtà l’espressione di una reazione allergica delle mucose interne del naso, che si infiammano e si gonfiano, restringendo le vie respiratorie superiori, che nei bambini di quell’età sono già molto anguste.
Per quanto il tipo di sonorità sia molto diverso, il russare dei bambini piccoli va dunque inteso dai genitori come un campanello d’allarme: è la voce dell’allergia che si fa udire, e le possibilità di prevenirne l’espansione sono numerose e ben definite.