Porpora di Schönlein Henoch: cosa fare?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
8 Maggio 2012
Porpora di Schönlein Henoch: cosa fare?

DOMANDA

Salve, mio figlio di 10 anni è stato colpito dalla porpora di Schönlein Henoch. Le cure sono state a base di cortisone, ciclofosfamide, azatioprina e ora sta bene. Deve solo continuare con l’azatioprina e il cortisone. Mi è stato consigliato di rafforzare le sue difese immunitarie. Come posso fare?

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

innanzitutto è importare ricordare che solitamente la sindrome di Schönlein Henoch nei soggetti di giovane età decorre in maniera benigna.

La complicanza più importante di questa patologia è il deposito a livello del rene di anticorpi che attivano una risposta immunitaria aspecifica che può danneggiare il rene. Fortunatamente, i bambini in genere alla fine della malattia riconquistano una piena funzione renale.

A seconda della gravità e della importanza della sintomatologia sarà il pediatra a scegliere la modalità migliore di intervento, sfruttando l’azione antinfiammatoria e immunosoppressiva di farmaci come i cortisonici, la ciclofosfamide e l’azatiprina.

In affiancamento a questo è utile intervenire riducendo l’infiammazione generale dell’organismo, cui spesso concorrono spesso anche le abitudini alimentari. L’effettuazione di uno dei test attualmente utilizzati per misurare l’infiammazione da cibo, cioè Recaller e BioMarkers, permette di identificare, oltre ai livelli delle citochine più importanti, i grandi gruppi alimentari di cui si sta facendo un uso eccessivo.  

Su questa base si imposterà una dieta per il recupero della tolleranza immunologica e la riduzione dell’infiammazione generale dell’organismo. Questa modalità di intervento rappresenta probabilmente il modo migliore per rafforzare le difese immunitarie di suo figlio.

A differenza degli adulti, i bambini dimostrano una grande capacità di recupero e posseggono un sistema immunitario reattivo e ancora perfettamente modulabile. Ecco perché spesso bastano piccoli accorgimenti per migliorare sensibilmente la situazione.

Ad esempio è utilissimo mangiare prima di ogni pasto un pezzetto di frutta o verdura non cotta e non condita. Questa semplice abitudini, che solitamente descriviamo con il motto di “crudo, vivo e colorato” nella nostra pratica clinica, è spesso utilissima nei bambini e permette, in affiancamento a una dieta di rotazione basata sul proprio profilo alimentare personale, di recuperare la tolleranza alimentare e ridurre l’infiammazione.

In affiancamento alla terapia alimentare spesso è d’aiuto l’utilizzo di una corretta integrazione minerale. Ad esempio è possibile utilizzare 2,5 ml di un prodotto come Oximix 1+ Immuno (Driatec) tutte le mattine a prima colazione per cicli terapeutici di circa un mese serenamente ripetibili. Minerali come il rame, lo zinco e il manganese svolgono una potente azione di stimolo sul sistema immunitario e sono utilissimi in situazioni come quella descritta.

Utile anche l’utilizzo dell’olio di Perilla per la sua spiccata azione antinfiammatoria. Si utilizzeranno 1-2 perle al giorno fino a un massimo di 1 grammo distribuito nel corso della giornata e per cicli di circa 15 giorni anche ripetibili.