Pollo aperto ai sapori dell’orto
Siamo in quei giorni in cui si cercano soluzioni veloci e sfiziose che ci aiutino a mettere a tavola la famiglia con qualcosa di leggero.
Questa non è una ricetta particolarmente originale, ma ha il pregio di poter essere preparata in pentola e mangiata anche tiepida.
Il sapore aromatico delle erbe estive poi la rende un piatto fresco da assaporare, anche se fa caldo, magari accompagnato da un’insalatina di rucola.
Per prima cosa ho preso un pollo ruspante e l’ho aperto a metà.
Se siete fortunati lo potete trovare già aperto e se volete fare più veloci, orientatevi sui galletti amburghesi che si distinguono per essere più piccoli e praticamente considerati dei monoporzione.
Come secondo step occorre prendere una padella antiaderente con i bordi un po’ alti in cui far scaldare un velo di acqua in cui adageremo il pollo dopo averlo insaporito con foglie di salvia, timo e rosmarino mischiate ad un po’ di sale rosa.
Se vi piace aggiungete una spolverata di pepe nero e qualche fettina di zenzero fresco.
Non ho usato altro condimento anche perché, dopo aver rosolato il pollo dalla parte della pelle, si sarà formato già un po’ di grasso rilasciato spontaneamente.
Per continuare la cottura ho girato il pollo rosolandolo anche dall’altra parte e poi ho iniziato il conto alla rovescia di 45 minuti (per un pollo medio) tenendo sul fondo il lato con la pelle e controllando che gli aromi rimanessero su entrambi i lati.
Ho aggiunto ½ bicchiere di acqua e ho schiacciato la preparazione con un coperchio (di diametro più piccolo della padella) sul quale ho posto un sasso pesante.
Se non avete problemi con i lieviti potete bagnare, prima di aggiungere l’acqua, con una spruzzata di vino bianco da lasciare evaporare a fuoco vivace.
Ho abbassato al minimo la fiamma e ho lasciato andare la cottura controllando che non mancasse mai un po’ di umido sul fondo.
Nel caso basta aggiungere un po’ di acqua.
Verso la fine ho girato ancora il pollo in modo da far prendere colore anche all’altro lato e ho alzato la fiamma.
Nichel, solo un filo di olio d’oliva a freddo a fine cottura
Lieviti, assolutamente niente vino bianco.