Più efficace la tecnologia o chi la usa?
Un bell’articolo sulla ‘umanità’ dei mezzi tecnologici di indagine diagnostica è uscito sul Journal Watch del 28 maggio 2004, in riferimento a uno studio dal quale è emerso come, almeno in parte, il risultato di un’endoscopia dipenda dall’abilità dell’operatore che la esegue. Ancora una volta la relazione medico-paziente vince sulla tecnologia.
Nello studio descritto (Atkin W et al. Wide variation in adenoma detection rates at screening flexible sigmoidoscopy. Gastroenterology 2004 May; 126:1247-56), i ricercatori hanno messo a confronto i risultati nella ricerca di adenomi mediante sigmoidoscopia in 13 centri (nell’ambito di uno screening svolto nel Regno Unito). Gli esami sono stati eseguiti da 13 medici (5 gastroenterologi e 8 chirurghi), ciascuno dei quali ha svolto circa 3000 sigmoidoscopie (200 al mese).
Benché la percentuale complessiva di adenomi rilevati sia stata del 12%, la percentuale di ciascun medico variava tra l’8,6% e il 15,9%. Dopo aver escluso diversi fattori che potevano incidere su queste differenze, i ricercatori hanno concluso che è l’elemento umano a fare la differenza. La capacità del medico che porta a una migliore resa degli esami strumentali, infatti, non sembra dipendere tanto dal numero degli esami eseguiti in precedenza, ma anche dal talento personale, dalla formazione seguita o, più probabilmente, da un insieme di questi fattori.
È interessante come questa ricerca riporti in primo piano la relazione medico-paziente, perfino quando in teoria il grosso del lavoro è affidato a una macchina.
Già in altri casi abbiamo visto come sofisticate tecnologie, dalla MOC alla mammografia fino alle più innovative tecniche per la diagnosi tumorale offrano in certi casi più rischi che vantaggi, quando non siano prescritte e interpretate correttamente da un medico responsabile e capace.
Non è quindi casuale che, amplificando la conoscenza e la relazione tra chi cura e chi viene curato, come avviene per esempio in qualunque visita omeopatica, si accresca grandemente la possibilità di individuare patologie anche serie attraverso canali diversi da quelli strumentali (o complementari a questi).
Anche per questo è così importante la scelta di un medico con il quale ci si senta a proprio agio nella comunicazione e con il quale stabilire una…