Open Day con Angela Finocchiaro
Angela Finocchiaro, raro caso di artista capace di passare da un pezzo di cabaret in tv a un ruolo drammatico in un film d’autore e da un intenso monologo teatrale a una sit-com spiritosa, è una delle attrici più sorprendenti del panorama italiano.
La incontriamo poche ore prima del debutto milanese del suo nuovo spettacolo “Open day” di Walter Fontana che sarà in scena al Piccolo Teatro Grassi dal 9 al 20 gennaio.
Poi il tour italiano ripartirà da Lucca, per proseguire con Forlì e con il resto d’Italia. Restiamo poi a vedere la sua performance. In sala tra noi, ad applaudirla Aldo, Giovanni, Giacomo, Claudio Bisio e una serie di altri spettatori d’eccellenza. Lì sul palco Angela duetta con Michele Di Mauro sfiorando con ironia e ilarità temi importanti, legati alla relazione tra figli e genitori. Un’ora e mezza di spettacolo tutto da godere e sicuramente da consigliare.
Angela non esita a confessare subito a Eurosalus che il suo rapporto con il cibo è “discontinuo”. Tutta “colpa” del lavoro… «Stando molto in giro finisce che non riesco a mangiare sempre quello che vorrei e allora scelgo, se possibile, i ristoranti più buoni, quelli dove soddisfi prima di tutto il palato».
«Un importante passaggio nella mia ststoria è che ho imparato a controllare i lieviti (la mia principale intolleranza), a riempire i miei piatti di colori, e a fare una abbondante prima colazione». Oggi la sua energia è cresciuta insieme alla sua bravura. Con qualche variazione sul tema…
Bongustaia o golosa?
«Rispetto a tanti anni fa, oggi ho abolito i dolci, non ne sento più la necessità. Chissà: magari è anche frutto delle continue raccomandazioni. Per il resto, cerco di mangiare sano anche se, quando, dopo uno spettacolo in teatro, a notte fonda, andiamo a mangiare tutti insieme, c’è più che altro la voglia di scaricare le tensioni, di sederci e rilassarci, magari con un bicchiere di vino per sancire la fine della giornata lavorativa».
Qual è la giornata-tipo di Angela Finocchiaro a tavola?
«Al mattino, a colazione, non riesco a fare a meno di pane, burro e marmellata con il tè verde. A pranzo, dipende: se sono a casa da sola, sto leggera, anche per pigrizia, ma se sono in tournée faccio un pranzo serio perché so che la sera mangerò molto tardi. In generale, in questo periodo amo molto il piatto unico, mi piace preparare cose che abbiano colori diversi e metterle tutte in un unico piatto, per esempio il riso con le verdure mi dà un senso di tranquillità, ma anche con il pesce oppure con i legumi… Piace anche ai miei figli perché alla fine ognuno si compone il piatto come preferisce».
Nessuna strana abitudine da segnalare?
«Negli ultimi due anni ho preso l’abitudine di bere acqua tiepida con limone e qualche goccia di rosmarino appena sveglia, prima di fare colazione. Mi dà la sensazione che mi faccia bene e mi sciacqui l’organismo… Per il resto non bevo caffè, né faccio merende…».
I bambini non contestano le abitudini di famiglia?
«Hanno 17 e 14 anni. Le eccezioni non mancano. Spesso mi trovo a dire: vabbè! Per una volta puoi prenderlo! E così mangiano patatine e pasticci vari. Spero che da grandi gli rimanga comunque l’attenzione per quello che mangiano».
C’è un alimento particolarmente indigesto?
«Nonostante viva in Toscana, non amo la carne e cerco di evitare tutte le cose lievitate, schiacciate comprese. So che i lieviti non mi aiutano…».
Un consiglio per i nostri lettori?
«Correte. La corsa mi ha cambiato la vita. In modo delicato, non certo dall’oggi al domani. Ma da quando corro, ogni giorno, mezz’ora, tutte le mie ansie sono passate, è cambiato il colore della pelle, migliorata la circolazione, persino la resistenza sul palco! A volte bastano anche 20 minuti, non importa se al mattino o al pomeriggio… Appena posso, apro la porta di casa e corro».
Che dire di fronte ad una gestione quasi perfetta? Si coglie il piacere per il giusto livello di trasgressione, confortato però da solide abitudini quotidiane, che sono diventate un esempio anche per i figlioli. Con una maggiore utilizzazione di farine integrali sarebbe perfetta.
Angela ha sicuramente sperimentato sul proprio corpo gli effetti di una alimentazione sana. Chi ha visto un suo monologo, recitato con incredibile energia per 90 minuti di fila si domanda da dove possa prendere una tale forza e un tale livello di concentrazione.
La risposta è semplice, e Angela la racconta con la sua tipica intriganza. Passo dopo passo ha fatto delle scoperte: ha ridotto i lieviti, ha iniziato a fare una prima colazione ricca (a cui potrebbe aggiungere delle proteine, vegetali come le mandorle e i pistacchi, o animali come ad esempio le uova), ha integrato la sua alimentazione con i colori della natura (vitamine e minerali diversi) e non disdegnando il resveratrolo contenuto nel vino (ma con giudizio), ha iniziato a correre per ritrovare equilibrio, Brava.