Nel diabete l’uso di integratori di cromo riduce il rischio cardiaco
Un recentissimo lavoro americano (Am Heart J 2005;149:632-6) ha evidenziato che l’integrazione di cromo porta ad una abbreviazione dell’intervallo QTc dell’elettrocardiogramma.
L’allungamento di questo intervallo è un indice prognostico molto sfavorevole per il rischio cardiaco del diabetico, mentre la sua riduzione, leggibile in breve dopo l’integrazione con il cromo, ha invece un segno opposto, e favorisce il prolungamento vitale.
Lo stesso lavoro ha evidenziato anche che dopo 3 mesi di integrazione si ottiene una riduzione significativa dei livelli di insulina, si contrasta cioè il pericoloso iperinsulinismo causa di numerose malattie metaboliche oggi in crescita.
Sappiamo che lo stesso effetto si può ottenere con una dieta adeguata, o con l’attività fisica, ma che l’integrazione minerale mantiene comunque il suo potenziale. Noi in genere consigliamo l’impiego di 5 ml quotidiani di oxiprolinati di Cromo, preparato rintracciabile in farmacia come Cromo Rebalance (Driatec) oppure preparabile dalle molte farmacie che li predispongono.
Una dose quotidiana di Cromo di questa entità corrisponde a circa 70 mcg introdotti al giorno. Il fabbisogno nutrizionale per l’uomo è di circa 1 mcg al giorno, ma la assorbibilità è usualmente molto bassa e per ottenere questa quantità si usano dai 50 ai 200 mcg di integrazione.