Melammina, melanina, melatonina… non confondiamoci!
In questi giorni i media sono pieni di titoloni; i correttori automatici dei computer sanno poco di biologia e sbagliano le parole; i lettori normali, ma anche qualche esperto, rischiano di confondere alcuni nomi importanti. Cominciamo dal “cattivo” più famoso in cronaca: la melammina, oggi responsabile dell’avvelenamento di un numero immenso di bambini.
La melammina, o melamina, è un composto chimico cristallino (tecnicamente, un monomero) e, unita alla formaldeide, è la più importante materia prima per la produzione delle stoviglie di plastica (resine melamminiche). È molto ricca di azoto, per cui è usata talvolta come fertilizzante; è stata aggiunta in modo criminale al latte dei piccoli cinesi proprio perché i rilevatori di proteine (che rilevano in realtà il livello di azoto) dessero dei risultati falsati, facendo credere che il latte fosse più proteico mentre purtroppo aveva solo più azoto, in una forma inutile e velenosa.
Tutt’altra cosa – nonostante il nome quasi uguale – è la melanina, la sostanza scura che colora occhi e capelli, e che la pelle produce nei suoi strati profondi per difendersi dai raggi solari. La melanina è benefica e protettiva, e in più è molto piacevole per il look. Probabilmente non sono pochi, fra noi, quelli che hanno ancora addosso le tracce di melanina dell’abbronzatura estiva.
Infine, un altro nome importante da identificare senza errori è la melatonina. La melatonina è un ormone (o quasi-ormone), prodotto dall’epifisi ma anche da numerose altre ghiandole. Ha la funzione di regolare il ciclo sonno/veglia, e una meta-analisi del British Medical Journal ha accertato che ha effetti benefici sul jet lag.
In pratica: quanto alla melammina/melamina, auguriamoci che i NAS ci proteggano bene da importazioni e contaminazioni a rischio. La melanina pensa a se stessa e non fa male a nessuno, salvo a scurirci troppo se esageriamo col sole (o con le lampade solari).
Per la melatonina è diverso: se vogliamo usarla per regolare il sonno o il jet lag dobbiamo sapere qual è il nome giusto, e non farci prendere da paure fuori luogo. La melatonina meglio utilizzabile è sicuramente quella a rilascio prolungato, che aiuta il sonno ma mantiene gli effetti regolatori più a lungo.
di Elena Speciani