L’orecchino della seduzione. Segnali sottili in accordo con il ciclo ormonale
Chi credeva che segnalare il momento di massima fertilità in funzione della riproduzione della specie fosse un comportamento tipico del mondo animale è stato smentito dall’esito dello studio condotto da Marti Haselton, ricercatore presso la University of California di Los Angeles, e reso pubblico in questi giorni dalla rivista Hormones and Behaviour (Haselton, M. G., Mortezaie, M., Pillsworth, E. G., Bleske-Recheck, A. E., & Frederick, D. A. (in press). Ovulation and human female ornamentation: Near ovulation, women dress to impress).
La ricerca ha i toni leggeri, ma rischia di sconvolgere molte teorie. È bastato fotografare un gruppo di trenta giovani donne, tra i 18 e i 37 anni, prima, durante e dopo l’ovulazione per scoprire che nel pieno del picco di fertilità (evidenziato dal campione di urine raccolto ad ogni verifica) ciascuna di loro si è sempre inconsapevolmente resa più attraente.
«Tendono a indossare la gonna anziché i pantaloni» spiega Marti Haselton «a mostrare più centimetri di pelle e scegliere gioielli (collane e orecchini) più vistosi del solito».
La cosa curiosa è che il gruppo di “osservatori” (17 uomini e 25 donne), chiamato a commentare le foto raccolte, ha individuato nel 60% dei casi quale fosse la serie di immagine più vicine all’ovulazione e, tra loro, l’83% ha addirittura scovato la fotografia del giorno esatto.
Roba da far impallidire il regno animale.
Soprattutto se si pensa che un elefante femmina, che ha una sola settimana fertile ogni cinque anni, si limita a fare un barrito sommesso nella speranza che qualche maschio nei paraggi la ascolti. Chissà che cosa si inventerebbe se avesse a disposizione una minigonna e un paio di orecchini…