Le intolleranze alimentari su RAI 1: quando una chat esprime un bisogno
Sui computer della redazione internet del TG 1, durante l’ora di videochat sulle allergie e sulle intolleranze alimentari, sono arrivate oltre 1.200 domande. A detta dei redattori della RAI, per questa rubrica si tratta del dato più elevato di sempre (il precedente record era a valori di circa la metà), ma il dato numerico che segnala il successo della trasmissione non si ferma qui (la registrazione della trasmissione è visibile a questo link).
La visione della registrazione della trasmissione, visibile negli archivi RAI, mostra dei valori di lettura che sono molto vicini a quelli ottenuti dalle rockstar o dai cantanti, e decisamente al di sopra dei valori medi per questo tipo di rubrica.
Si tratta di un forte segnale dell’esistenza di un problema diffuso tra la gente cui la medicina accademica tende a non dare risposta. Gli ultimi mesi hanno visto dati scientifici importantissimi confermare l’esistenza della relazione tra alimentazione e cibo, con la possibilità ad esempio di intervenire sul trattamento delle malattie autoimmuni, delle tiroiditi, delle malattie infiammatorie intestinali.
Da questi fatti emerge probabilmente il numero elevato di richieste di lettura e di domande in merito. Il bisogno di avere chiarezza e di potere iniziare un cammino di conoscenza su questi temi. Si tratta di un campo ancora di confine in cui però le evidenze scientifiche continuano a crescere.
Ci sono quindi malattie difficili da un lato e strumenti semplici di terapia dall’altro. Sarebbe davvero ora di affiancare il ricorso al farmaco anche a forme di terapia alimentare che hanno solide basi scientifiche e l’unico difetto, se così si può dire, di valorizzare l’autonomia personale e di ridurre il ricorso al farmaco come unica soluzione. Ormai però non si è più soli in questo cammino…