La dieta Progressiva
Poiché abbassando il numero di calorie assunte da un paziente, inevitabilmente si ha – assieme ad un primo dimagrimento – un forte rallentamento metabolico a cui seguiva un successivo ingrassamento, l’autore ha cercato una via per ovviare a questo problema.
La soluzione proposta riduce con gradualità le calorie assunte da chi deve dimagrire, passando gradualmente (ad esempio) da 2.000 kcal fino a 800 kcal/giorno, finché si ottiene un dimagrimento. Poi, raggiunto il peso ideale, si deve risalire con altrettanta gradualità, a 1.000, poi 1.200 e così via fino alle 2.000 kcal originarie. In questo modo – dice l’autore – non si avrà recupero di peso indesiderato.
Nella composizione dei menu viene in ogni caso scelta la (discutibile) via della forte riduzione dei grassi a favore di un maggiore apporto di carboidrati, come nella fallimentare campagna USA degli anni ’80.
In ogni caso, l’autore promette – in copertina – la perdita di 15 kg in due soli mesi.
L’attenzione all’aspetto metabolico del dimagrimento è un fatto positivo, spesso colpevolmente trascurato da molti dietologi che – dopo avere fatto perdere ai propri pazienti solo acqua e massa magra, lasciandoli con ritmi metabolici drasticamente rallentati – si dimenticano di graduare il ritorno alla normalità, provocando un reingrassamento veloce, tristemente noto come effetto “yo-yo”.
Una dieta ipocalorica, anche se graduata, comporta comunque sempre un effetto più o meno lungo di stasi metabolica, con tutte le conseguenze negative sulle risposte naturali dell’organismo.
Il più grave è quello del forte calo metabolico (quando si tratta con 800 kcal un organismo che ne richiederebbe 2.000). A un calo di quella portata corrisponde un rallentamento di tutte le funzioni immunitarie, della detossificazione, delle attività epatiche e renali, dell’attività della milza nel controllo delle cellule difettose.
Un rischio che certo non vale la pena di correre quando con diete bilanciate è possibile perdere peso (forse più lentamente) in modo del tutto naturale.
Con una dieta ipocalorica il peso si perde sempre per eliminazione prevalente di liquidi e di massa magra. Non appena la dieta si interrompe, il corpo ripristina in toto la situazione precedente. Talvolta con gli interessi.