La dieta Dissociata (o Mazel)

20 Aprile 2012
La dieta Dissociata (o Mazel)

Nel consueto appuntamento del venerdì con l’analisi di un regime alimentare, ci occupiamo oggi della dieta Dissociata, o Mazel. Come tutte le diete di questo tipo, si basano sulla salvaguardia della digeribilità degli alimenti in funzione del loro abbinamento. 

Capostipite di tutta questa famiglia è stato l’americano Herbert Shelton, nel secolo scorso, con le sue complicate tabelle di combinazione degli alimenti, consigliate o sconsigliate sulla base di una presunta incompatibilità enzimatica.

Il testimone è stato raccolto, dal punto di vista commerciale, da Judith Mazel negli anni ’70 con la sua “dieta di Beverly Hills” in cui le teorizzazioni di Shelton venivano promosse a sistema alimentare.

Per dimagrire si deve dunque, secondo la Mazel, alimentarsi in alcuni giorni con sole proteine (vietati i carboidrati), e in altri con soli carboidrati (vietate le proteine). Altri giorni (di pulizia) vengono invece dedicati alla sola frutta: tanti più quanto più rapidamente si vuole dimagrire.

Alcuni alimenti vengono arbitrariamente spostati di “settore” proprio in funzione delle loro necessità enzimatiche.

I fautori delle diete dissociate evidentemente ignorano il fatto che una grandissima quantità di alimenti (noci, legumi, cereali integrali, pasta, pane, latte) mescolano già, naturalmente, proteine e carboidrati.

 

Si dimagrisce temporaneamente, con la dieta Mazel, per un paio di buoni motivi. Nel giorno di sole proteine la scelta è talmente limitata che dopo un po’ non si mangia più nulla. Nei giorni di sola frutta, è chiaro che l’apporto calorico resta limitato. In fase dimagrante, poi, la dieta prevede l’utilizzo di un solo tipo di proteine e un solo tipo di carboidrati. Così che la nausea da monocibo arriva presto, e il trucco è bell’e che scoperto.

Numerosissimi. Nel giorno di sole proteine l’organismo si trova a ricavare tutta la sua energia dagli aminoacidi, con produzione di residui azotati che vanno ad intossicare fegato e reni.

Nel giorno di soli carboidrati vi è invece un continuo scatenamento di picchi insulinici, con relativo rapido ingrassamento, abbinato a effetti infiammatori. In questi giorni la massa grassa tende ad aumentare a discapito della massa muscolare in un circolo vizioso che rischia solo di far perdere tonicità.

I pochi kg di acqua e muscolo persi grazie alle giornate di sola frutta vengono ben presto recuperati, non appena si torna ad un regime più normale e meno nefro ed epatotossico. Dimagrire vuol dire convertire massa grassa in massa muscolare e non semplicemente perdere peso sulla bilancia.