Infiammati e grassi: altri dati confermano la relazione tra infiammazione e resistenza insulinica
A presentare questa ricerca, pubblicata nelle scorse settimane sul Journal of Endocrinological Investigation (De Pergola G, et al J Endocrinol Invest 2007 May;30(5):399-403) è stato un gruppo di ricercatori italiani del dipartimento di endocrinologia dell’Università di Bari.
Come già segnalato in altri recentissimi articoli il rapporto tra infiammazione di bassa intensità e ingrassamento sta documentando sempre di più la sua importanza.
Per noi di Eurosalus che lavoriamo sull’aspetto della infiammazione alimentare da sempre, questa cosa non giunge nuova, ma sicuramente la comparsa di articoli come questo dovrebbe fare rimangiare a molti “professoroni” le gratuite affermazioni sul fatto che fenomeni di intolleranza alimentare non possono determinare ingrassamento.
È infatti evidente che se un cibo provoca una reazione immunologica infiammatoria di bassa intensità, ma persistente nel tempo, lo stimolo infiammatorio determina insulinoresistenza e facilita l’accumulo di massa grassa (e una serie di effetti a catena dell’insulina).
Inoltre in questo articolo viene evidenziata una particolare proteina infiammatoria, l’aptoglobina, dosabile con un semplice esame del sangue, che sembra essere correlata in modo indipendente da altri fattori con lo sviluppo di resistenza insulinica.
Significa che entro poco tempo potremo anche iniziare a quantizzare il livello di infiammazione facilitando per molti clinici l’approccio a questo problema.