Gravidanza sotto stress? Bambini ancor più intelligenti
Ma chi dice che lo stress in gravidanza fa male? Niente di più falso, in realtà, a prestar fede ai risultati di una recente ricerca scientifica (Maggio 2006) promossa dalla Johns Hopkins University di Baltimora.
Mamme in dolce attesa, con sintomi depressivi ed oberate d’impegni, si sono prestate a riferire le proprie ansie durante tutto il periodo della gestazione, e hanno permesso che i propri bimbi, una volta nati e raggiunta l’età di due anni, venissero sottoposti ad indagini relative al loro sviluppo.
Contro ogni aspettativa i piccoli hanno mostrato una maturità mentale decisamente superiore alla norma. E questo perché la chimica dello stress pare avere un’influenza positiva sugli organi del corpo in fase di sviluppo.
È la stessa biologia che quindi accorre a rassicurare tante donne che devono fare i conti con i turbamenti emotivi e i cambiamenti che una gravidanza comporta e con l’indiscutibile necessità di armonizzare e conciliare questo “nuovo mondo” con quello vecchio, fatto necessariamente anche di impegni incalzanti e di ritmi stressogeni.
Siamo quindi alle porte di un mutamento di prospettiva scientifica epocale? Ansia e stress, grandi imputati del nuovo millennio, divengono improvvisamente fidi alleati?
Non gridiamolo troppo ad alta voce. In realtà, che una piccola dose di stress funga da stimolo, da “pungolo” per progredire, lo si è sempre saputo. Che non divenga però talmente forte da corroderci dentro e fuori.
La stessa autrice della ricerca citata, Janet DiPietro, sottolinea come le sue indagini abbiano avuto come ambito d’elezione gruppi di donne mentalmente sane e prive di situazioni croniche di disagio serio e profondo.
Rimane da chiederci, a questo punto, che risultati avremmo se si decidesse di indagare il campo delle donne in gravidanza sotto grave e ripetuto stress.
La sfida è ancora tutta aperta.
Elisabetta Bühne
Redazione Eurosalus