Fitoterapia nell’asma. Più efficace del cortisone, ma poco studiata
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Se per trattare l’asma avessimo a disposizione un farmaco almeno tanto efficace come il cortisone, ma privo dei suoi effetti collaterali, troveremmo irragionevole non usarlo.
La fitoterapia cinese tradizionale utilizza da secoli alcune piante con questo scopo, dimostrandone recentemente la loro efficacia clinica e la loro sicurezza. La cultura occidentale però sembra prediligere i farmaci registrabili e commercializzabili con lauti guadagni, mentre una pianta, che esiste da secoli o millenni, difficilmente può fruire dei diritti di concessione del brevetto, e infatti viene, in genere, lasciata da parte.
Un recentissimo lavoro, pubblicato sullo scorso numero di settembre del JACY (Wen MC et al., J Allergy Clin Immunol 2005;116:517-24) che ha visto anche la partecipazione di Hugh Sampson, una delle massime autorità mondiali in campo allergologico, noto ai lettori di Eurosalus per i suoi studi sulle allergie e sulle intolleranze alimentari, ha valutato nell’asma una particolare miscela di erbe utilizzate dalla fitoterapia cinese.
Si tratta dello ASHMI, costituito dagli estratti di Ganoderma lucidum (Limg-Zhi), Sophora flavescentis (Ku-Shen) e Glycyrrhiza uralensis (Gan-Cao).
Speriamo comunque che gli studi sulle tre piante proseguano. La presenza di Hugh Sampson tra gli estensori dell’articolo promette bene.
I dati scientifici sono schiaccianti: Trattando soggetti asmatici con prednisone (la forma di cortisone più utilizzata in ambito clinico) o con ASHMI, l’efficacia clinica è comparabile. Il beneficio ottenuto sui valori di spirometria (il FEV1) sono dello stesso ordine di grandezza, e il calo nell’uso dei prodotti sintomatici o di emergenza (Beta 2 stimolanti come il Ventolin e similari) è identico. Entrambi i prodotti riducono la presenza di sostanze infiammatorie originate dai linfociti Th2.
Una importante differenza sta nel fatto che l’uso del prednisone riduce grandemente i livelli di corrtisolo interno (cioè blocca la normale funzione della ghiandola surrenale) e dell’IFN gamma (cioè riduce le capacità di difesa dell’organismo), mentre ASHMI mantiene entrambi questi valori ad un ottimo livello di efficienza.
Prodotto valido, interessante, privo di effetti collaterali. Speriamo nella riconversione della scienza verso l’interesse per l’uomo e non solo per gli interessi economici.
Dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico
Redazione Eurosalus
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