Evviva la fibra! Ecco i motivi per metterla nel piatto
La fibra aiuta il riequilibrio della flora intestinale. Così facendo modula l’attivazione del sistema immunitario, riducendo allergie e infiammazione.
Mangiare fibra, inoltre, stimola il senso di sazietà aiutando a dare il giusto valore al proprio pasto. Sono moltissimi gli studi che correlano la fibra nel piatto con un senso di sazietà mantenuto più a lungo, anche a parità di calorie assunte.
Lasciare intercorrere un po’ più di tempo tra un pasto e l’altro, non solo stimola il dimagrimento, ma riduce anche la resistenza insulinica (proteggendo così da tutte le malattie che hanno la sindrome metabolica come fattore di rischio), agendo inoltre come fattore protettivo nei confronti del danno da ischemia cerebrale.
Riducendo gli sbalzi insulino-glicemici che seguono un pasto ricco di carboidrati, la fibra agisce anche come regolatore ormonale, con effetti interessanti di modulazione sia sul campo fisico sia su quello psichico.
Inoltre, essa ha un’azione di modulazione sulla funzionalità intestinale così da poter essere usata sia in chi soffre di stitichezza che in chi passa davvero troppo tempo su quella tazza.
La fibra di cui stiamo parlando (non è la fibra ottica, sia chiaro) si trova in abbondante quantità nella frutta e nella verdura (da mangiare il più possibile abbinata ai propri semi e alla propria buccia), nei cereali integrali (riso, frumento, mais…), nelle leguminose, nelle solanacee (grano saraceno) e nei semi oleosi.
Metterla nel piatto è un toccasana per la linea, per il benessere fisico e per quello psichico. Non ci resta altro da dire: benvenuta in tavola e alla bocca, meravigliosa fibra!