Dati preoccupanti dalle coltivazioni USA
Giovedì scorso il dipartimento della agricoltura americano ha reso noti i dati più recenti sulla produzione agricola statunitense. La coltivazione del frumento ha toccato il punto più basso degli ultimi 30 anni con una riduzione del 5% rispetto allo scorso anno. All’opposto, la coltivazione della soia (+ 4%)e del mais hanno raggiunto la loro punta più alta dello stesso periodo trentennale. La preoccupazione è chiaramente legata alla diffusione degli OGM (organismi geneticamente modificati).
Soia e Mais sono tra gli alimenti che opportunamente manipolati possiamo ritrovare in forma di pectine, grassi vegetali idrogenati, amidi e così via praticamente in tutti gli alimenti. Crackers, biscotti, grissini, dado da brodo, cioccolato, brioche, pani speciali, focacce e un mucchio di altri elementi li possono contenere. Il frumento invece è un alimento meno manipolabile, con scarso contenuto grasso, e quindi meno utilizzato per la preparazione dei cibi raffinati ed industriali. E’ molto preoccupante l’inversione di tendenza che si sta evidenziando negli USA.
Vengono prodotte enormi quantità di cibi che saranno immessi sul mercato della esportazione, e il rischio di trovarsi con cibi geneticamente modificati sotto i denti diventa sempre più elevato. Serve solo un po’ di attenzione. Se qualche volta ci si lascia giustamente andare a mangiare quello che capita (l’organismo umano è fatto anche per adattarsi) è bene che nella quotidianità si cerchi di prediligere cibi meno raffinati, e nei quali difficilmente può essere aggiunta soia o mais di provenienza incerta.