Da 1 a 3 bicchieri di vino al giorno, tolgono il cancro di torno…
Si tratta di uno studio recentissimo, effettuato valutando oltre 2 milioni di persone/anno, come cioè se fossero state seguite 2 milioni di persone per un anno oppure 200.000 persone per 10 anni. Uno studio quindi molto vasto (Freedman ND et al, Br J Cancer 2007 May 7;96(9):1469-74. Epub 2007 Mar 27), i cui risultati non mancheranno di fare discutere.
Chi beve fino ad un bicchiere al giorno di vino (il “bere moderato”) ha molti più vantaggi di chi non beve nulla. Più di tre bicchieri al giorno determinano invece un incremento statistico sui tumori della testa e del collo di notevole entità. Quella fascia di assunzione compresa tra 1 bicchiere di vino al giorno e 3 bicchieri (al giorno, ripetiamo, non certo “a pasto”) rappresenta una quota interessante dal punto di vista medico ed epidemiologico.
Se infatti sono ben noti i danni dell’eccesso di consumo alcolico, e per alcuni casi particolari (come per chi soffre di epatite C) anche del semplice consumo, di qualsiasi livello esso sia, per la persona sana, una piccola quantità di vino quotidiana consente di introdurre nella alimentazione una quota di antiossidanti (in particolare il resveratrolo, i polifenoli e alcune proantocianidine) che svolgono una potente azione di protezione dalle malattie degenerative e tumorali, lottando efficacemente contro i radicali liberi.
Come già segnalato su alcuni recenti articoli, un effetto analogo è ottenibile anche dalla assunzione di succo d’uva. L’effetto cioè non dipenderebbe strettamente dall’alcol ma dal contenuto di sostanze attive nel frutto di partenza.
A livello sociale però, il vino è presente e viene bevuto, quindi pur lavorando nel senso di favorire l’utilizzazione di frutta e di verdura per migliorare la salute, non possiamo dimenticare la radice storica e culturale della nostra società, e dobbiamo riconoscere il maggiore effetto ottenibile oggi sulla educazione consapevole dell’uso dell’alcolico anche come prevenzione di danni sociali e personali enormi causati a chi (e da chi) non ha imparato l’importanza e la necessità della moderazione.
Dottor Attilio Speciani
allergo immunologo Redazione Eurosalus