Curare i bambini per e-mail: una novità che piace ai genitori
La pratica, molto recente ma certo non ignota ai visitatori del nostro sito, di comunicare con il proprio medico attraverso la posta elettronica potrebbe conoscere nei prossimi anni una grande diffusione e godere addirittura dell’approvazione della scienza e delle istituzioni sanitarie.
Questo sembrano promettere gli incoraggianti risultati di una ricerca condotta in Pennsylvania da due studiosi della Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh e pubblicata sull’ultimo numero della rivista Pediatrics (P Rosen e CK Kwoh, Pediatrics 2007 October, 120(4):701-706).
Un programma di accesso all’assistenza pediatrica via e-mail è stato offerto per un periodo di due anni a circa 300 famiglie, oltre un terzo delle quali (121) ha poi effettivamente utilizzato il servizio.
In totale, i messaggi di posta elettronica inviati dai genitori sono stati 848: una media di 1,2 al giorno. Di questi soltanto una piccola percentuale (5,7%) conteneva richieste d’aiuto di una certa urgenza (cioè con l’aspettativa di ricevere una risposta il giorno stesso). Nel complesso dunque l’utilizzo del mezzo da parte delle famiglie è stato molto equilibrato, con esclusione dei casi di emergenza per i quali era indispensabile una visita.
La ricerca ha dunque dimostrato che, in pratica, la posta elettronica sostituisce il telefono e viene usata per gli stessi fini: un’informazione aggiuntiva da dare al medico, un suggerimento da chiedergli, un bisogno di rassicurazione da soddisfare.
A detta sia dei genitori sia dei medici, tuttavia, l’e-mail funziona meglio del telefono e con soddisfazione più piena di tutti. I genitori, al termine dell’esperimento, l’hanno giudicata come un mezzo di comunicazione utilissimo, in grado di rassicurarli dal punto di vista psicologico, di migliorare le loro conoscenze e soprattutto la loro comprensione del decorso di una malattia.
I medici hanno scoperto che, rispetto al telefono, la posta elettronica offre grandi vantaggi: si risparmia circa la metà del tempo e si può, entro certi limiti, scegliere quando rispondere.
Il tema delle risposte via mail sta comunque coinvolgendo numerose istituzioni e un vasto numero di medici, perchè già alcuni professionisti stanno fornendo questo tipo di servizio a pagamento. Si tratterebbe in quel caso di un consulto medico e non di una visita, ma per molte situazioni cliniche la differenza potrebbe essere non troppo elevata.
Non è dunque troppo azzardato prevedere che presto aumenterà il numero dei medici disposti a offrire questo servizio, e quindi ci aspettiamo che anche alcune consultazioni mediche troveranno lo spazio per essere effettuate, prenotate e pagate in rete. Con positivi effetti almeno sulle bollette del telefono.