Come affrontare la crisi economica?
Proviamo a stimolare la memoria e a ricordare cosa accadeva nell’autunno del 2008. Da un lato, sembra un periodo da passato remoto: basti pensare che il presidente degli Stati Uniti era (ancora per pochissimo) George W. Bush, il capo del governo spagnolo Luis Zapatero, a Downing Street abitava Gordon Brown, a Palazzo Chigi c’era Silvio Berlusconi. Sotto un’altra prospettiva, sembra invece la classica trappola del passato che non passa: il tema dominante per l’informazione era la crisi economica.
A quasi quattro anni di distanza, i principali nodi economici non sono ancora stati sbrogliati. Un dato tra tutti: è di pochi giorni fa la notizia che l’aumento dei prezzi della benzina si ripercuote sul costo dei trasporti dei generi alimentari, che finiscono per costare 200 euro in più all’anno. Forse l’unica cosa un po’ mutata è l’atteggiamento delle persone: nell’ottobre 2008, a crisi appena iniziata, lo sgomento e la sorpresa erano spiazzanti; nel marzo del 2012 l’abitudine al contesto critico è certamente più radicata, e per certi versi può essere un modo di sopire i timori del caso.
Tuttavia, l’orizzonte non è ancora del tutto rischiarato. Ecco perché pensiamo sia utile tornare alla lettura di due articoli usciti su Eurosalus in quel periodo, con i quali facevamo qualche conto con la crisi di allora. Sono, purtroppo, ancora di attualità (al netto di qualche dettaglio tecnico); ma sono anche, crediamo, un viatico per affrontare la vita di tutti i giorni con opportuna lucidità.