Colesterolo: ribadiamo i concetti fondamentali sul rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL

11 Marzo 2007
Colesterolo: ribadiamo i concetti fondamentali sul rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL

Gentile Eurosalus,
Mi chiamo Pasquale, ho 60 anni e soffro da anni di colesterolo alto, negli ultimi 25 anni ha oscillato tra 220 e 270. A novembre 2006 gli esami mi davano un colesterolo totale di 274, HDL 66 e LDL 194. A Gennaio dietro consiglio di un amico ho iniziato una terapia a base di fitosteroli (Soia, Betasitosterolo, Camposterolo, Fucosterolo) prendendo due capsule al giorno, continuando però a mangiare senza una dieta adeguata. Il 28 Febbraio ho rifatto le analisi e purtroppo i valori erano aumentati: colesterolo totale 286, HDL 64 e LDL 203. Sono andato da un cardiologo che mi ha subito prescritto cardioaspirina e una statina da prendere per tutta la vita. Cosa è successo? Perchè la terapia fitoterapica non ha funzionato? Vorrei un vostro consiglio anche perchè non voglio prendere quelle medicine!
Grazie.

Gentilissimo Lettore,

abbiamo più volte ricordato nelle pagine del nostro sito il giusto rapporto tra colesterolo totale e HDL. Il rapporto tra colesterolo totale e HDL deve cadere tra 4 e 5. Quindi i suoi valori di colesterolo sono perfettamente nella norma ( 286 / 64 = 4,47). Non c’erano problemi di colesterolo prima e non ce ne sono adesso.

Le uniche indicazioni che possono giustificare la eventuale prescrizione di una statina sono la presenza nella storia clinica di fenomeni ischemici cardiaci o una stretta familiarità (sorella, nonno, papà…) per morti cardiologiche o per fenomeni ischimici gravi.

Per quanto riguarda la fitoterapia, possiamo dire che la assunzione di fitosteroli blocca l’assorbimento intestinale di colesterolo e quindi riduce l’introito alientare. La maggior parte del colesterolo è invece prodotto endogenamente dal nostro organismo molto spesso sulla base di un’alimentazione ipercalorica.

L’utilizzo dei fitosteroli non fa altro che bloccare l’ingresso di colestorolo esogeno riducendo per un breve peridodo i livelli di colesterolemia nel sangue. Il colesterolo che introduciamo con la dieta però inibisce in una cerca misura la produzione di colesterolo endogeno. Dopo circa un mese dall’utilizzo dei fitosteroli il nostro fegato comincia a produrre più colesterolo equilibrando il bilancio, anche se spesso, grazie ad una azione combinata dei fitosteroli, si genera un relativo incremento del colesterolo buono (HDL).

Preferiamo mille volte parlare, in relazione al colesterolo, di una sana alimentazione, ricordandoci anche dell’importante effetto svolto dagli acidi grassi Omega 3, e in genere dai grassi derivati dal pesce (e dei prodotti che lo contengono) e di una costante attività fisica aerobica. Queste sono le chiavi indispensabili per mantenere in equilibrio i nostri livelli di colesterolo.

L’ipercolesterolemia non è altro che un segnale di allarme che deve indurci a comprendere che probabilmente stiamo portando avanti abitudini non proprio raccomandabili.