Cervello vivo a novant’anni
Avere un cervello in piena funzione a novant’anni? Sembra che il modo sia più facile di quanto sembrasse: basta vivere la vita con gusto (mangiando in maniera serena e piacevole e praticando esercizio fisico regolarmente e in modo equilibrato), focalizzazione rispetto a quanto è da fare e piacere nel programmare, nel fare e nell’imparare. Lo racconta a Repubblica Stefano Cappa, docente di Scienze Neurocognitive all’Università Vita e Salute presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.
Secondo il professore e la sua equipe i fattori che proteggerebbero dall’insorgenza di malattie neurodegenerative sono da ricercarsi nell’attività fisica (da svolgere in modo continuato, moderato e regolare per 30 minuti almeno 5 volte la settimana), in una dieta equilibrata e completa (che egli identifica nella Mediterranea), e nella presenza nella vita di tutti i giorni di attività cognitivamente impegnative (può trattarsi di cruciverba e sudoku, di un corso in lingua straniera, o della semplice programmazione di attività giornaliera, come nel caso delle pulizie). Sì, avete letto bene: sembra che anche svolgere le pulizie in casa e avere all’interno della propria giornata attività legate al mantenimento dell’ordine vitale (altrimenti dette “tipiche della governante”) aiuti a mantenere un cervello giovane, almeno secondo quanto racconta una interessante ricerca condotta ad Aichi, in Giappone.
Tale ricerca porrebbe tra i fattori protettivi, appunto, il fare le pulizie, ma anche lo svolgimento di attività intellettualmente impegnative, il fatto di seguire lezioni di un qualche genere e tipo, e l’utilizzo di un personal computer, definendo l’importanza di cercare quotidianamente e anche con l’avanzare dell’età, attività che necessitino di una programmazione.
Per quanto riguarda l’attività fisica e la dieta, il ruolo di tali fattori nella protezione del cervello umano può essere ricercato nel fatto che tale organo, o meglio sistema, faccia a tutti gli effetti parte dell’intero organismo: mantenere sano l’insieme corrisponde a una globale attività positiva nei confronti delle parti. Mangiare in maniera sana, svolgere attività fisica in modo regolare e moderato rende più felice l’esistenza nell’immediato, fa bene al corpo, e mantiene giovani nel tempo. Cosa si può desiderare di più? Mezz’ora al giorno di movimento, cinque giorni la settimana è pochissimo, e anche i lavoratori più impegnati si renderanno in poco tempo conto di quanto efficace e redditizia sia un’abitudine minuta e sottile come questa. Mangiare in maniera sana significa essere in forma e anche sentirsi bene e sereni durante il corso dell’intera giornata. Non sembra così male, no?
Il professor Cappa definisce inoltre tra gli elementi che più potrebbero influenzare la funzionalità mentale la qualità del sonno (che spesso è direttamente correlata all’alimentazione e all’attività fisica), l’intensità dei rapporti sociali, e i livelli di stress cronico. Insomma, per vivere a lungo e vivere bene (anche con una mente funzionante), a quanto pare, basta un po’ di attività fisica, mangiare bene, e avere giornate piene di vita, interazione sociale e interesse intellettuale, lasciando da parte le cose che provocano stress e tenendo stretto tutto ciò che fa sorridere. A stare bene da grandi si comincia da giovani. Per chi non avesse ancora cominciato, si sappia: anche oggi incominciare si può, come sembra emergere da numerose ricerche, i risultati positivi ci sono lo stesso.