Camionisti americani obesi per legge

14 Gennaio 2008
Camionisti americani obesi per legge

Un tempo, quando si percorreva in auto una strada sconosciuta verso l’ora di pranzo, la presenza di un certo numero di autocarri, con o senza rimorchi, parcheggiati a lato della carreggiata, attraeva irresistibilmente a fermarsi: lì, di sicuro, c’era una trattoria dove si mangiava bene. I camionisti godevano di questa buona fama: non gettavano via i loro magri guadagni e i loro lauti appetiti in ristoranti pessimi o mediocri.
Il mondo cambia rapidamente e cambia anche, ahimè, la dieta dei camionisti, come emerge da un curioso studio medico-sociologico condotto da un gruppo di ricercatori dell’università del Northern Illinois a DeKalb e pubblicato  sul numero di dicembre del Journal of American Dietetic Association (PJ Whitfield Jacobson et al, J Am Diet Ass 2007 December, 107(12):21125-2129).
Gli studiosi hanno aspettato al varco i soggetti della loro ricerca, affrontando ben 100 camionisti in un’area di servizio di una highway del Midwest e, incuranti del fatto che, per un camionista, il tempo – più ancora che denaro – è asfalto e ogni minuto un miglio, li hanno intervistati: mangiavano spesso in ristoranti come quello? come si trovavano? giudicavano la loro dieta sana ed equilibrata? che importanza attribuivano a una dieta ricca di verdura e frutta? perché non la praticavano? E così via elencando.
C’è da meravigliarsi che la bellezza di 92 su 100 abbiano accettato di rispondere a queste domande palesemente provocatorie e che nessuno degli altri 8 abbia pensato di schiacciare i professori di DeKalb sotto le enormi ruote del suo automezzo. Perché, verrebbe da dire, “oltre al danno, anche le beffe”.
Infatti è risultato che i camionisti vorrebbero mangiar bene. Sanno perfettamente (o almeno, parecchi lo sanno) che bisognerebbe mangiare tanta frutta e verdura e, soprattutto, niente schifezze da fast-food, piene di grassi idrogenati e di zuccheri. Ma, disgraziati, non possono. I loro mostruosi e giganteschi autotreni (per immaginare i quali basta riportare alla memoria qualche scena di Duel, il film che rese celebre Steven Spielberg) non sono autorizzati a percorrere praticamente nessuna strada, a parte quelle larghe e comode di lunga percorrenza. E, anche quando ne trovassero una dove sono ammessi, non vi potrebbero sostare. Perciò, volenti o nolenti, sono costretti a nutrirsi nei truck-stops, le aree di servizio che, accanto alle toilettes, offrono tavole calde dagli odori spesso non dissimili.
La conseguenza è che, in un paese come gli Stati Uniti dove l’obesità è più diffusa che in qualunque altro, i camionisti sono più grassi della media della popolazione. L’86% dei soggetti intervistati era sovrappeso e il 66% erano obesi.
Insomma, codice della strada e legge del mercato si coalizzano per non lasciare scampo ai camionisti, obbligandoli ad essere oversize, a somiglianza dei loro mezzi di trasporto.