Aspartame, il pericoloso dolcificante politico
Di fronte ai recenti eventi che vedono in causa l’aspartame e i suoi effetti sulla salute umana, è utile conoscere la sua storia, dalla scoperta alla introduzione sul mercato e alla sua continua vendita.
Probabilmente non è casuale che tutto ruoti intorno alla amministrazione repubblicana americana (oggi Bush jr., ieri Bush sr. e Ronald Reagan) e ad alcuni importanti personaggi come Donald Rumsfeld (attuale Segretario alla Difesa, acceso sostenitore della invasione dell’Irak e indagato come responsabile delle deprecabili azioni nel carcere iracheno di Abu Ghraib).
Riteniamo che la parte economica sia sempre molto importante ma che possa esistere anche una etica dell’economia che consenta di dare importanza al lato economico e la contemporanea valorizzazione di principi di giustizia e di salute.
La storia dell’aspartame sembra percorrere un cammino opposto.
Per avere maggiori dettagli si può risalire a articoli molto dettagliati in inglese di Rich Murray o di Betty Martini che da anni segue la battaglia contro l’aspartame. Tra i vari un articolo in italiano pubblicato su La Leva di Archimede può fornire anche altre indicazioni scientifiche di riferimento. Sono articoli purtroppo ricchi di numerosi particolari che si aggiungono ai pochi significativi che qui ci limitiamo a segnalare.
La compagnia chimica americana Searle detiene il brevetto di produzione dell’aspartame. La FDA americana aveva inibito nel 1980 la vendita del prodotto anche per la presenza di ricerche scientifiche che ne sancivano la pericolosità per la possibile induzione di tumori cerebrali.
Il 21 gennaio 1981, il giorno successivo all’insediamento di Ronald Reagan (repubblicano) come presidente degli Stati Uniti d’America, la Searle ripropone la richiesta di vendita al pubblico dell’aspartame (negli USA NutraSweet) e Reagan nomina un nuovo responsabile della FDA (Arthur H. Hull) che in breve ribalta le votazioni interne e concede la vendibilità al prodotto. Successivamente questa persona viene allontananta dalla FDA per comportamento improprio e conclude la sua carriera come responsabile delle pubbliche relazioni della Monsanto e della Searle.
Dal 1985 la Monsanto (nota oggi per le ricerche sui cibi OGM) ha infatti comprato la Searle in cui è stato amministratore Donald Rumsfeld. È di Donald Rumsfeld (che da poco ha venduto pubblicamente un surplus di azioni della Gilead per diversi milioni di dollari, dopo che la società, grazie alle vendite di Tamiflu aveva enormemente aumentato il suo valore) la richiesta, ancora negli anni 80 di concedere la vendibilità dell’aspartame.
Un mix di politica, commercio e interessi che forse lascia da parte qualsiasi considerazione sulla salute.