Come evitare la colomba sullo stomaco
Le feste sono alle porte e, soprattutto in Italia, festa fa rima con “pasti cicci”. Rientra nelle abitudini comuni concedersi qualche stravizio in più nei giorni che verranno.
Come evitare però di incorrere in gonfiore, disturbi intestinali e malesseri in seguito alle festività di Pasqua?
Sicuramente è importante ragionare in termini di maggiore concessione e non di “abbuffata”.
A tal fine potrebbe essere utile iniziare il pranzo con una crudità di verdure, come ad esempio stick di sedano, carote, finocchi con olio EVO a crudo ed eventuali spezie. La fibra contenuta nelle verdure consente di arrivare alle portate principali con la giusta fame e di modulare meglio gli zuccheri nel sangue.
Utile considerare il pranzo nell’insieme facendo in modo che la quota di proteine, carboidrati e vegetali sia bilanciata.
Se il menù prevede solamente un primo piatto, aggiungere un paio di cucchiai colmi di parmigiano o abbondare con il condimento (ragù, sughi di pesce o mozzarella filante in buona quantità).
Se il pasto invece prevede un menù completo (primo, secondo, dolce e amari…), fare un assaggio del primo piatto (se si sta già pensando alla colomba finale), mangiare il secondo senza esitazione e concedersi infine anche il pezzo di dolce.
Qualora infine il pranzo prevedesse anche un antipasto, adocchiare grana, noci, prosciutto, uova sode o ancora tartine di tonno e gamberi… al fine di incrementare la quota proteica del pasto che consente di modulare il carico glicemico complessivo.
Se il menù è già molto “impegnativo”, anziché un dolce importante, sostituirlo con una macedonia di frutta fresca e cioccolato fondente abbondante perché, oltre ad essere gustoso, ha anche ottime proprietà antiossidanti.
Valutare l’assunzione di enzimi digestivi prima dei pasti “abbondanti”. Gli enzimi digestivi, come ad esempio Zerotox Enzitox, sono solitamente formati da un mix di componenti in grado di facilitare lo “smontaggio” dei nutrienti a livello gastrointestinale. Devono essere immaginati come dei veri e propri operai esterni che aiutano l’organismo durante la fase digestiva e di assorbimento. In questo modo riducono eventuali disturbi legati a introduzioni maggiori o più elaborate di cibo.
Dopo pranzo fare una passeggiata anche di solo 10 minuti, che permette non solo di facilitare la digestione e il transito intestinale, ma anche di modulare le glicemie post-prandiali.
La sera, ancora piacevolmente sazi, evitare di fare delle cene “light” di solo frutta, yogurt o un pacchetto di cracker. In questo modo gli zuccheri entreranno rapidamente nel sangue poiché lo snack è sbilanciato a favore di carboidrati e zuccheri, creando un picco infiammatorio.
L’idea migliore sarebbe quella di mettere in atto il digiuno breve ovvero saltare totalmente la cena, idratandosi con tanta acqua, tisane o tè, tutto senza zuccheri o dolcificanti, e iniziare il giorno successivo con una colazione ricca ed equilibrata.
Se proprio non si riesce a stare lontani dal frigo, prediligere un solo secondo piatto con verdure (ad esempio pollo alla griglia e insalatina o ancora branzino e verdure cotte).
Se si ha l’intenzione di allenarsi, meglio farlo pre-pasto, in questo modo i muscoli saranno reattivi e “affamati”, catturando al meglio i nutrienti, anche in eccesso, del pranzo festivo.
Per ultimo, ma non per importanza, da ricordare che la corretta masticazione è un’azione “banale” ma estremamente efficace. Chiacchierare tra un boccone e l’altro, posare spesso la posata, mangiare con il braccio non dominante così da essere più lenti, o terminare con il più lento della tavola, sono alcune delle strategie che consiglio ai miei pazienti dello studio SMA di Milano.
Buone feste e buon riposo a tutti.